ZERO ASSOLUTO

Da un paio di settimane è tornato tra noi il settimanale del Pdci, la
Rinascita della sinistra, che nella nuova veste grafica consta di quattro
pagine, di cui l'ultima è interamente occupata da una inserzione
pubblicitaria:
se la paragoniamo alla vecchia edizione, dobbiamo dire di trovata molto
migliorata, essendo concentrata e quindi meno dispersiva; ci spiace solo
che non esca più in edicola ma circoli solamente in abbonamento postale.
L'edizione di venerdì 13 novembre riporta una intervista di Paola Moroni
al nuovo segretario nazionale della Fgci, eletto al recente congresso, il
torinese Flavio Arzarello.
Questo "culo di pietra", efficace epiteto affibbiatogli da un ex dirigente
recentemente espulso dal partito di Diliberto, rivela insospettate doti
cabarettistiche - fino ad ora l'unico merito che gli attribuivamo era quello
di essere tifoso della squadra di calcio del Torino - rispondendo alle
domande della giornalista; ci soffermeremo su quella che apre l'intervista perché
la riteniamo il "non plus ultra" della comicità involontaria.
Chiede la Moroni: <A metà ottobre vi siete riuniti in congresso, quale
linea politica vi siete dati?; la risposta è fulminante: <anche a livello
giovanile la linea politica sarà unica con i Giovani comunisti: cercheremo di
costruire conflitto e stare dentro alle lotte che si stanno snodando nel nostro
paese.
Forse il signor Arzarello non se ne è accorto, ma le organizzazioni
giovanili dei due principali partiti riformisti sono cadute da anni in uno stato di
coma vegetativo che impedisce loro di essere presenti nei movimenti, studenteschi
e non solo: ci piacerebbe conoscere ad esempio, per citare il caso della sua
città, quale sia il contributo che Fgci e Gc prestano fattivamente
all'interno del movimento dell'Onda e del Collettivo del Politecnico; la domanda,
ovviamente, è retorica, essendo palese a tutti che esso si limita alla
presenza organizzata nei cortei, per il resto è lo zero assoluto.

Torino, 25 novembre 2009


Stefano Ghio - Torino