YES, WE CAMP

L'Aquila, venerdì 10 luglio, stazione di Paganica - a circa
cinque chilometri dal centro della città - ore 14:00; è qui
il concentramento della manifestazione finale contro il G8:
in precedenza c'era stata la contestazione dei comitati
cittadini per i vergognosi ritardi nella ricostruzione
delle case abbattute dal sisma del 6 aprile scorso.
Quello di oggi, lo si vede subito, è un corteo "monco" - la
maggior parte delle sigle abitualmente presenti a questo
genere di appuntamenti non c'è, avendo fatto la scelta
insensata di proporre iniziative locali o regionali - ma
alla fine si conteranno comunque circa diecimila
partecipanti, nonostante il boicottaggio delle ex tute
bianche, dei partiti istituzionali, dei sindacati
confederali e, soprattutto, nonostante gli arresti
preventivi di Torino e Roma.
Son comunque presenti, e ben visibili, alcune realtà
nazionali che da oggi, a buon diritto, possono reclamare la
propria rappresentatività dei movimenti a discapito di
tutti i sedicenti movimentisti completamente spariti dalla
scena.
Impossibile non notare, oltre ad alcune significative
realtà locali, il grosso spezzone della Confederazione
Cobas - guidato dal leader Piero Bernocchi che lamenta a
più riprese l'assenza di alcuni comitati civici aquilani
<perché strumentalizzati dal Pd. Il leader del "Comitato 3
e 32" è il figlio di un parlamentare del Pd> - ma anche
quelli non meno ingenti dello Slai Cobas per il sindacato
di classe e del Sindacato Lavoratori in Lotta per il
sindacato di classe; sono anche presenti, per quel che
concerne il fronte sindacale, le Rdb-Cub.
Sul fronte politico gli unici presenti in maniera
significativa sono Proletari Comunisti, il Pcl ed i Carc,
mentre è imbarazzante per la sua pochezza, per non dire
pressocché inesistenza, la presenza delle altre sigle,
prima tra tutte Rifondazione qui presente quasi soltanto
con il segretario Paolo Ferrero, e con l'ex senatore
Giovanni Russo Spena... in pratica si rivede in piazza lo
stato maggiore della defunta Dp, che rappresenta l'unica
area movimentista rimasta nella compagine rifondarola.
La manifestazione si svolge senza alcun tipo di incidente,
ed alla fine la promessa è quella di non abbandonare le
lotte sul territorio per continuare nella costruzione di un
altro mondo possibile.
Per quanto ci riguarda, i prossimi appuntamenti saranno:
dal 17 al 19 luglio a Chieri - per la tre giorni contro
tutte le nocività - e dal 20 al 26 luglio a Venaus per
l'annuale campeggio NO TAV, che si svolgerà nei luoghi
liberati dai cantieri per la costruzione della linea per il
mortifero treno.

Torino, 11 luglio 2009


Stefano Ghio - Torino