VIVA IL GLORIOSO PARTITO COMUNISTA d'ITALIA
21 gennaio 1921: nasce a Livorno il Partito Comunista
d'Italia - sezione italiana della Terza Internazionale;
ottantotto anni dopo il segretario del più grande partito
che ancora si richiama ai suoi valori, Paolo Ferrero,
scrive su "Liberazione" un articolo, a pagina 12, dal
titolo "88 anni dopo la Rifondazione Comunista".
All'interno del pezzo si trova un passaggio che rende
chiaro quello che è nella realtà Rifondazione; lo
riportiamo integralmente per poter dimostrare, ancora una
volta, al lettore ciò che andiamo affermando da sempre: la
natura revisionista del maggior partito sedicente comunista.
<Rifondazione Comunista, due termini che si sostengono e
qualificano a vicenda. L'uno senza l'altro perdono di
significato, non possono esprimere il senso del nostro
progetto, sono muti. Rifondazione Comunista non è solo il
nome del partito ma il nostro progetto strategico: rendere
attuale il comunismo attraverso il suo processo di
rifondazione>.
Il politico valdese esplicita, finalmente e
definitivamente, il progetto suo e dei suoi accoliti:
rifondare non già il Partito Comunista - il partito della
classe operaia e dei suoi alleati il cui fine ultimo è
quello di guidare il proletariato alla presa del potere
attraverso la Rivoluzione - ma addirittura il pensiero
comunista, il che non può che significare l'abbandono di
tutti i riferimenti teorici; non solo i compagni Lenin e
Stalin, ma persino Marx - secondo quanto affermato dal
valdese - è un arnese inutile di cui disfarsi per rifondare
il comunismo.
Chiudiamo con due annotazioni: la prima è che, finalmente
dopo tanti anni, in nessuna parte di uno scritto di un
massimo dirigente rifondarolo compare una critica al
compagno Stalin, ne siamo piacevolmente sorpresi; la
seconda concerne l'altro quotidiano sedicente
comunista, "il manifesto", che non trova uno spazio - sia
pur minimo - per festeggiare questo storico anniversario.
Evidentemente il vendolismo ha contagiato pesantemente la
redazione di via Bargoni: niente più riferimenti al
comunismo, con conseguente prossima eliminazione della
testatina "quotidiano comunista", magari sostituendola con
la scritta "quotidiano della associazione per la Sinistra".
Torino, 21 gennaio 2009
Stefano Ghio - Torino