VIA DALLE EDICOLE

"Liberazione" di mercoledì 15 luglio riporta - in un box a
pié di pagina 7 - una notizia strabiliante: dal primo
agosto il quotidiano rifondarolo non sarà più nelle edicole
di Calabria, Sicilia e Sardegna.
Ovviamente lo spazio pubblicitario invita i lettori a non
rinunciare al giornale e quindi ad abbonarsi a prezzi
scontatissimi: 100,00 l'abbonamento annuale, 60,00 Euro
quello semestrale - anziché rispettivamente 199,00 e
107,00... saranno felici coloro che nelle stesse regioni si
sono abbonati a prezzo pieno!
Vista la assoluta inutilità del giornale di via del
Policlinico per chiunque non sia un quadro del partito del
valdese Ferrero, ci chiediamo - visti gli alti costi ed i
paurosi deficit di bilancio che si porta appresso - perché
la dirigenza rifondarola non decida (anche ammettendo che
intenda mantenere in vita il fogliaccio in questione, cosa
di cui dubitiamo dopo aver ascoltato da più parti voci che
vanno nella direzione contraria) di ritirarlo dalle edicole
e venderlo solo in abbonamento postale.
Otterrebbe così un risparmio notevole, oltre al fatto che
renderebbe più agevole la vita agli edicolanti che si
troverebbero con un "peso morto" in meno - in molti posti
le vendite sono pari a zero, ma le rese si è comunque
costretti a farle, con aggravio di tempo perduto e fatica
inutile.
Inoltre questa operazione permetterebbe al pastore di anime
della Val Germanasca, ed ai suoi correi, di avere un dato
abbastanza reale di coloro che sono realmente interessati
al giornale, escludendo il doping di vendite che si ha
grazie all'acquisto da parte, ad esempio, delle biblioteche
pubbliche, che si servono delle edicole e non accendono
abbonamenti.
Infine, fatte tutte queste piccole e semplici operazioni,
sarebe sicuramente più facile valutare quale debba essere
la dimensione dei tagli da effettuare all'interno della
redazione, riuscendo pertanto ad ottimizzare, per quanto
possibile, il rapporto costi-ricavi.

Torino, 15 luglio 2009


Stefano Ghio - Torino