TRASPARENTE

In Honduras si sono tenute, nella totale illegalità, le elezioni per
decretare il nuovo presidente del Paese centro-americano; questa cosa si è
resa necessaria per dare una parvenza di democrazia al regime sorto dal colpo
di Stato di alcuni mesi fa, contro Manuel Zelaya Rosales.
Il signor Roberto Micheletti da Bergamo, capo dei militari golpisti,
lascia quindi il posto ad un nuovo personaggio - Porfirio "Pepe" Lobo - il cui
grado di democraticità è certificato dal fatto che l'unico Stato che riconosce
queste "libere" elezioni-farsa è quello degli yanqui, secondo cui <il voto è un
passo importante verso la soluzione della crisi politica.
Ricordiamo che, nell'immediatezza dei fatti, lo stesso dipartimento di
Stato yanqui condannò il gesto, dichiarando: <Zelaya, per gli Stati uniti, era e
resta il presidente honduregno.
Ora, finalmente, con questa nuova posizione - dalla quale traspare la
gioia per aver destituito un presidente "troppo" democratico per sostituirlo con
un fantoccio latifondista a loro gradito - appare in tutta la sua luce
l'evidenza del ruolo degli yanqui nell'abbattimento del regime democratico precedente.

Torino, 01 dicembre 2009


Stefano Ghio - Torino