PROCESSO THYSSENKRUPP: UDIENZA DEL 10 NOVEMBRE

Martedì 10 novembre, Palazzo di Giustizia, maxi-aula uno, ore 9:40: dopo
le deposizioni, avvenute nel corso della scorsa udienza, dei due imputati
tedeschi, riprende la normale sfilata dei testimoni della difesa; che
quella odierna sia una seduta ordinaria lo si capisce dando una occhiata all'aula
che torna ad essere semi vuota - come purtroppo accade da tempo - così come lo
spazio a disposizione del pubblico, che oggi ospita una decina di persone
contro le venticinque della scorsa udienza.
Per la giornata odierna sono stati convocati, e regolarmente presenti, i
seguenti testimoni a discarico: Luigi Veraldi - responsabile, fino al 31
dicembre 2005, del controllo produzione del reparto trattamento delle linee
1-4-5-BA; Alfonso Alongi - controllore dei fattori produttivi dell'area
trattamento dello stabilimento di Torino nel periodo luglio 2006-giugno 2007, dal 4
luglio dello stesso anno trasferito a Terni; Giuseppe Costantino, ex capoturno
del reparto laminazione fino al luglio 2007, anch'egli attualmente a Terni;
Giuseppe Salerno, manutentore elettrico, nello stabilimento di Torino, fino
al 30 settembre 2009, ora in mobilità; Marco Raso, gestore di manutenzione
dello stabilimento torinese fino a quando - il 31 dicembre 2008 - si è
licenziato.

Bisogna riconoscere che questa carrellata di testimoni porta - pur nella
nostra assoluta consapevolezza della tragicità della vicenda - una vena
comica, dovuta essenzialmente ai primi due signori di cui sopra.
Interrogato dal pm Francesca Traverso, il Velardi - che nel corso del suo
interrogatorio arriverà ad un tale grado di servilismo verso la sua ex
azienda da dipingere come quasi idilliaco il clima interno, da lui definito come
fatto di rapporti cordiali e niente affatto formali tra capi e sottoposti -
sostiene che, durante i nove anni in cui ha lavorato presso lo stabilimento di
corso Regina Margherita 400, ha avuto modo di vedere di persona soltanto due o
tre incendi, e che questi erano comunque di ridotte dimensioni, non più grandi
di un foglio di carta A4, mentre in totale, per quanto ne sa, sono stati otto
o nove.
Per contro l'Alongi, su precisa richiesta del medesimo pm, afferma
decisamente che gli incendi di ridotte proporzioni avvenivano assai
frequentemente, due o tre volte alla settimana.
Della deposizione del Costantino segnaliamo il fatto che lui stesso abbia
ammesso di non conoscere affatto la linea cinque, quella dell'eccidio, e
di sapere soltanto che anche lì c'era il pulsante di emergenza: ci chiediamo,
alla luce di questa dichiarazione, quale possa essere stata l'utilità della sua
testimonianza.
Concludiamo annotando il fatto che nessuno dei cinque testimoni è caduto
in palesi contraddizioni, nel corso della propria deposizione, limitandosi a
qualche reticenza in merito ad alcune domande.
Alle ore 13:30, conclusa la deposizione del Raso,  la presidente aggiorna
la seduta a martedì 17 novembre.

Torino, 10 novembre 2009


Stefano Ghio - Torino