TERRORISTI SI TAV

L'ignobile scribacchino reazionario Massimo Numa continua la sua opera di servo dei poteri forti - e poi ha anche il coraggio di lamentarsi se qualcuno lo insulta - dalle colonne dello altrettanto infame giornalaccio che è "la busjarda".

Nella edizione di domenica 7 marzo, lo imbrattacarte in questione occupa mezza pagina locale con una intervista al deputato sedicente democratico Stefano Esposito.

Il taglio del pezzo è, come al solito, quello dei fascisti che a parole vogliono il dialogo con il movimento NO TAV, ma nei fatti - lo chiarisce lo stesso politicante pretofilo - chiede più esercito contro i resistenti e che la gente dia alle "forze dell'ordine" la propria solidarietà concreta contro il movimento - questo sì realmente democratico, come dimostra il fatto che le decisioni vengono prese democraticamente all'interno di assemblee popolari di centinaia di cittadini, non nel chiuso di quei mercati delle vacche che sono le assemblee elettive borghesi.

Lo schifoso servo di Bersani e D'Alema arriva ad usare la arma preferita dai nazifascisti, quella della delazione,  nei confronti di Lele Rizzo e Luca Abbà, due compagni tra i più in vista nel movimento, ai quali chiede retoricamente: <Di che vivete? Che lavoro fate? In quali case vivete e di chi? Come vi guadagnate il pane tutti i giorni?>.

Ma il politicante pretofilo non si limita ad attaccare i due compagni citati: egli rivolge le sue attenzioni anche, e questo è veramente un insulto meritevole di querela per diffamazione, contro Alberto Perino, che il nullafacente reazionario dallo stipendio d'oro - trentamila Euro al mese per quattordici mensilità, più tutti i benefit, a fronte di un "impegno" di sedici ore al mese a scaldare il banco della Camera dei Deputati - dipinge come un pazzo violento in cerca di notorietà, pronto al martirio (tanto per evocare velatamente la jihad islamica, cosa che ai reazionari fa sempre buon gioco).

Il parassita sedicente democratico si vergogni, lui e tutti quelli come lui, a cominciare dai politicanti locali, ignobili lacché dei poteri forti; ma non si illudano: il popolo NO TAV non mollerà.

SARA' DURA!

Torino, 07 marzo 2010

Stefano Ghio - Torino