TERRORISMO

Tutti
i quotidiani di giovedì 7 maggio riportano la notizia
che in Afghanistan, nella provincia di Herat, l'ennesimo
bombardamento dei "cuor di leone" dell'Organizzazione
Terroristica dell'Atlantico del Nord - che scaricano i loro
arsenali da una altezza di dieci chilometri, senza quindi
temere nulla per la loro incolumità, invece di ingaggiare
le pericolose battaglie sul campo - ha provocato una
orrenda strage di donne e bambini, circa cento, invece di
colpire i bersagli dichiarati, i taliban.
Neppure le dicharazioni dei militari yanqui impegnati in
questa "missione umanitaria" dissipano il senso di disgusto
che chiunque dovrebbe provare di fronte a certe
carneficine; <erano talebani>, si sono affrettati a
dichiarare: a noi riesce un po' difficile pensare che
bambini orrendamente sfigurati - come quelli che compaiono
sulle prime pagine di "Liberazione" e del "manifesto" -
possano essere fatti passare per temibili barbuti
sanguinari.
In campagna elettorale il nuovo capofila dei terroristi
yanqui si è proposto come l'uomo del cambiamento; alla luce
dei fatti non è cambiato proprio nulla rispetto a prima:
basti pensare, oltre ai quotidiani masacri di civili in
Afghanistan ed in Iraq, alla vicenda della Repubblica di
Cuba, di cui cinque agenti segreti sono da dieci anni nelle
prigioni yanqui accusati di cospirazione contro la
sicurezza nazionale soltanto per aver cercato di difendere
la propria Patria dagli attentati dei traditori scappati a
Miami, protetti e coccolati dagli imperialisti yanqui.
Per non parlare poi del criminale embargo economico che da
più di cinquanta anni affligge l'isola caraibica: ma per
Barack Hussein Obama i terroristi sono i patrioti cubani!
La cosa comica è che spesso si sente chiedersi, da parte
degli yanqui: "perché ci odiano tanto?"; basterebbe che non
fossero così accecati dal furore imperialista, per vedere
come - se al mondo c'è un popolo che odia tutti coloro che
non sono allineati nel fare i baciapile verso di esso, sono
proprio loro.

Torino, 07 maggio 2009


Stefano Ghio - Torino