SUSSULTO DI DIGNITA'
Dal 29 dicembre l'entità sionista, con le sue truppe di
cielo e di terra, sta procedendo all'annientamento - in
stile hitleriano - di tutta la popolazione palestinese che
vive nella striscia di Gaza, quel piccolo lembo di terra ai
confini con l'Egitto governata dal "partito di dio" Hamas,
regolare vincitore di democratiche elezioni, certificate
tali persino dall'Onu.
Questo organismo, notoriamente controllato dalle potenze
imperialiste - che lo tengono in piedi per servire i propri
interessi, mantenendo la foglia di fico delle decisioni
democraticamente prese da più di duecento Paesi, quando
anche i bambini sanno che chi ha potere decisionale è
esclusivamente il Consiglio di Sicurezza, nel quale tra gli
altri siedono gli yanqui e la Russia - nei giorni scorsi ha
votato una risoluzione che chiede il 'cessate il fuoco' ad
entrambe le parti in causa.
Il valore di questa dichiarazione risulta assai scarso, in
quanto non indica alcuna distinzione tra l'invasore ed i
Resistenti: è ovvio che questa formula è stata usata per
poter consentire agli yanqui di non opporre il 'diritto di
veto', astenendosi e dando così il via libera al documento:
evidentemente anche loro, questa volta, si rendono conto
che la rappresaglia dell'entità sionista è stata
sproporzionata all'entità degli attacchi, con rudimentali e
assai poco incisivi razzi Kassam, dei miliziani musulmani.
Mentre l'esercito sionista continua nella sua opera di
massacro di civili - sono più di mille, dei quali più della
metà sono bambini - e nessuno dei 'grandi' ha la forza o
l'autorità per far smettere questo orrore, in tutto il
mondo si moltiplicano le iniziative di sostegno alla
Resistenza palestinese.
In Italia si assiste, a differenza che in tutto il resto
del mondo, ad una campagna mediatica micidiale a favore
dell'invasore, con continui interventi di esponenti legati
all'entità sionista che spiegano come quello in atto non
sia affatto un tentativo di genocidio, ma bensì una difesa
dagli attacchi della Resistenza palestinese.
Ci sovviene il battibecco, avvenuto giovedì sera durante la
trasmissione televisiva "Anno Zero", tra la giornalista
Lucia Annunziata ed il conduttore Michele Santoro, accusato
apertamente di parteggiare per i palestinesi, oscurando le
presunte ragioni degli invasori sionisti: la Annunziata,
per chi non lo sapesse, è iscritta - oltre che al partito
sedicente democratico - alla associazione Sinistra per
Israele, ed in questo caso ha dato sfoggio di tutta la
protervia tipica dei sionisti e dei loro servi!
Non bastassero le incursioni televisive dei tirapiedi dei
sionisti, ci sono le lamentele dei 'poveri' rappresentanti
delle comunità ebraiche in Italia che si lamentano
degli "assalti" subiti nelle ultime settimane.
Il caso di Torino è emblematico: qui i rappresentanti
dell'associazione di via Pietro Micca si lamentano con i
giornalisti della "Stampa" - guarda caso lo stesso
quotidiano dove ha una rubrica fissa la piccola e tonda
giornalista di cui sopra - per aver subito tre assalti in
due settimane; riteniamo doveroso precisare che si è
trattato di semplicissime ed innocue scritte sui muri
ed 'ovazioni' - intese come lancio di uova - mentre non
mettono ovviamente sulla bilancia il comportamento barbaro
e nazista del proprio governo.
Anzi, il presidente della comunità ebraica di Genova,
Maurizio Ortona, dopo essersi lamentato per le presunte
minacce ricevute - vedasi il "Corriere Mercantile" di
sabato 17 gennaio, pagina 11, intervista di Elena
Quattrini - ha il coraggio di dichiarare: <con il Giorno
della Memoria dovrebbe emergere quali sono le conseguenze
di una politica fascista e nazista. Chi analizza gli eventi
in corso senza preconcetti, può rendersi conto di quanto
più nazista sia il comportamento di Hamas rispetto al
comportamento tenuto da Israele>.
Nessuno qui nega l'esistenza dell'Olocausto - anche se non
è certo patrimonio esclusivo degli ebrei, avendo riguardato
anche molte altre categorie di persone, quali ad esempio i
comunisti, gli omosessuali, gli zingari, ed altri - quello
che si contesta è il diritto di aggredire un popolo, dando
dei nazisti ai suoi rappresentanti democraticamente eletti,
solo perché il suo governo non gode del gradimento
dell'entità sionista.
Infine, ci domandiamo come avrebbe reagito la comunità
internazionale se, a rimanere ucciso sotto dei criminali
bombardamenti, fosse stato non già un ministro di Hamas ma
un rappresentante dell'entità sionista: certamente avremmo
assistito ad un coro di unanime condanna, seguito da azioni
militari di "mantenimento della pace"; siccome è accaduto
il contrario, allora si tratta di un atto lecito di
autodifesa dell'entità sionista.
Questi pennivendoli borghesi, al soldo degli yanqui e dei
sionisti, avranno mai un sussulto di dignità professionale,
ribellandosi al sistema che pretende l'imbavagliamento
dell'informazione, che nei casi migliori avviene con
l'asservimento ai poteri forti, mentre nei casi peggiori
prevede la eliminazione fisica della/del giornalista non
allineato (vedasi la vicenda della inviata del "manifesto"
a Baghdad, Giuliana Sgrena e la conseguente uccisione
dell'agente segreto italiano Nicola Calipari, reo di star
riportando a casa - al termine di trenta giorni di
prigionia in mano ai rapitori - una scomoda testimone
oculare)?
Torino, 17 gennaio 2009
Stefano Ghio - Torino