SUSA, SABATO 23 GENNAIO: GRANDE MANIFESTAZIONE NO TAV

Sabato 23 gennaio: dall'autoporto di Susa - alle ore 14:00 - parte l'ennesima grande manifestazione contro il TAV Torino-Lyon: chi scrive sceglie il treno regionale delle ore 12:15 da Torino Porta Nuova per raggiungere il capoluogo valsusino, dove si arriva alle ore 13:25 - in perfetto orario, eccezionale veramente, nonostante l'intero tragitto sia caratterizzato dai depositi di neve ghicciata ai bordi delle strade e dalla presenza, per larghi tratti, del fenomeno della "galaverna"; peraltro la cosa è più che normale, in quanto la temperatura dell'aria è abbondantemente sotto gli 0°C: prova ne sia che, appena arriviamo, siamo accolti da un termometro che segna -3°C.

Intorno alle ore 14:15 raggiungiamo il luogo del concentramento, in località Traduerivi, grazie anche al passaggio offertoci da una coppia che vi si stava recando in automobile; lo spettacolo che ci accoglie è veramente imponente: decine di migliaia di bandiere NO TAV - alla fine, persino la questura dovrà ammettere la presenza di "almeno ventimila persone", mentre a nostro avviso siamo più di quarantamila - provenienti da tutti gli angoli della valle, sono affiancate da quelle dei sindacati di base e da quelle di numerose organizzazioni politiche.

Tra le rappresentanze di lavoratori riconosciamo: Alp-Cub, Flmu-Cub e Confederazione Cobas; sul versante politico sono presenti e ben visibili: Rifondazione e Pdci (con gli striscioni delle rispettive federazioni provinciali), il circolo piemontese di Proletari Comunisti, i Carc, l'Oci e la Fai.

Nonostante il battage pubblicitario della stampa reazionaria, che nei giorni precedenti aveva prospettato chissà quali tafferugli tra i "facinorosi", ovviamente dei centri sociali, e "forze dell'ordine", durante i circa cinque chilometri di marcia - che vede l'arrivo sulla piazza alle spalle della stazione ferroviaria - non si registrano incidenti di sorta: questo avviene sicuramente anche per l'atteggiamento tenuto dalle stesse "forze dell'ordine" che, avendo capito che si sarebbe trattato di un corteo totalmente pacifico, rinunciano alla tradizionale "scorta in assetto antisommossa", limitandosi alla presenza discreta di funzionari della Digos ai lati della strada.

Domani tocca ai SI TAV, che si riuniscono al Lingotto con l'obiettivo di far vedere che sono in maggioranza: a giudicare dalla manifestazione odierna crediamo che SARA' DURA!

Susa, 23 gennaio 2010


 

Stefano Ghio - Torino