SPIONI E SPIATI

Qualche anno fa fece grande scalpore - per un paio di giorni perché fu subito insabbiata nella peggiore tradizione del giornalismo ruffiano italiano - una notizia: nelle stazioni dei carabinieri di tutta Italia sono custoditi decine di milioni di fascicoli di cittadini italiani spiati, intercettati, catalogati per le più svariate motivazioni.

All'epoca il Padrino di Arcore ed i suoi lacché non ebbero nulla da dire su questa condotta - che segnaliamo essere assolutamente illegale anche secondo la legge borghese italiana, per la quale queste pratiche devono essere preventivamente autorizzate e motivate da un giudice - incoraggiando anzi la "benemerita" a continuare su quella via, con il pretesto della lotta contro il "pericolo rosso" e per la libertà dei padroni di fare sempre e comunque ciò che vogliono.

Ora che sembra che tra gli intercettati - peraltro, pare, legalmente in questo caso - c'è Al Pappone, ecco che cambia tutto: sempre in nome della libertà, gli stessi tromboni invocano la possibilità di telefonare a chi vogliono, e dire ciò che vogliono, senza essere ascoltati da chi magari dubita che lorsignori stiano compiendo qualche reato... il che di questi tempi - visti gli scandali di tutti i generi che stanno colpendo la casta politica, è tutt'altro che impossibile.

Torino, 13 marzo 2010

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino