SPAZZATI VIA

Sinceramente, pur non essendo affatto sorpresi di quanto sta succedendo
all'interno della destra moderata - Pd e Idv - restiamo sconcertati dalla
mancanza di lungimiranza politica da parte delle dirigenze della stessa.
E' da quando l'agente della Cia Icare ha pressato, in maniera devastante,
perché i Ds si unissero con i Dl nel progetto Pd, che andiamo dicendo da
sempre essere una manovra dei vertici degli imperialisti yanqui e delle gerarchie
cristiano-cattolico-apostolico-romane per distruggere tutto ciò che ancora
risulta, anche vagamente, di sinistra per 'normalizzare' il Paese che
vantava il partito revisionista più importante dell'occidente.
Le manovre politiche post congresso Pd ce ne danno atto: i pretofili
rutelliani, avendo perso la battaglia per far diventare il partito
sedicente democratico una formazione apertamente confessionale - perché questo, e
non altro, era il progetto dei "volonterosi" capeggiati da Pane e Cicorie - con
la benedizione del cardinale Camillo Ruini (colui che aveva maggiormente
investito in questa schifosa operazione) se ne sono andati, lasciando il neo
segretario sedicente democratico, Pierluigi Bersani, con un partito simil-
socialdemocratico che però non può definirsi tale, e pertanto non è né carne
né pesce.
Ma la cecità dell'ex gruppo dirigente diessino, che è caduto così
ingenuamente nella trappola tesagli dal Vaticano e dai suoi servi
margheritini, fa il pari con un altro gruppo di non vedenti che si sono venduti, per
pochi voti, ai piani alti del cupolone; anche l'Idv ha le sue colpe in tal
senso: dopo aver accettato "a bordo" certa gentaglia pretofila in cambio di un
piatto di lenticchie, ora si trova a fare i conti con la scissione imminente di
questi (Rino Pisicchio in testa) che, con il pretesto di non voler manifestare
contro il governo insieme con il Pastore valdese, sbatteranno la porta per poi
confluire nel progetto rutelliano di Grande centro.
Abbiamo idea che siamo nuovamente giunti al termine di una fase politica
storica, e vedremo a breve i "partiti leggeri" spazzati via dal vento del
ritorno di quelli "vecchi"; prepariamoci alla idea del ritorno della lotta
politica come si faceva una volta: comizi di piazza, volantinaggi,
incontri faccia a faccia con la popolazione e non solo in televisione, presidi.

Torino, 06 novembre 2009


Stefano Ghio - Torino