SOVRANITA'
"il nuovo Riformista" di mercoledì 14 ottobre riporta, a
pagina 4, un commento del senatore sedicente democratico
Enrico Morando, dal titolo: "sovrani sono gli elettori, non
gli iscritti al Pd".
All'interno del pezzo, il politico migliorista piemontese
(è di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria),
esprime - oltre alla pubblica ammissione di essere un
grande elettore di Don Dario Franceschini - le sue
perplessità circa la posizione della mozione congressuale
che fa capo a Bersani, alla quale contesta il fatto di
dichiarare esplicitamente che <la sovranità (nel Pd,
n.d.r.) appartiene agli iscritti, che la condividono con
gli elettori nelle occasioni regolate dallo Statuto>.
Il "brussun" (che in dialetto locale - anche chi scrive è
di quella zona - significa cespuglio) - ben inteso, sia
detto simpaticamente - sostiene, viceversa, che la
sovranità appartiene agli elettori che <decidono in via
definitiva sulle proposte - di leader (i tre candidati
segretari), di linea (le mozioni ad essi collegate), di
composizione dell'organismo dirigente (i candidati delle
liste presentati in ogni collegio) - preparate attraverso
il lavoro degli iscritti>.
Chiediamo al nostro conterraneo due cose, fondamentalmente.
Per quale motivo un normale cittadino dovrebbe iscriversi
ad un partito, pagare una tessera ed avere una serie di
obblighi, quando poi, alla prova dei fatti, il voto che
conta per le elezioni interne è quello degli elettori?
E poi: già gli iscritti al partito hanno delle difficoltà a
conoscere l'attività svolta dai vari candidati, figuriamoci
chi non si interessa attivamente, e continuativamente, alle
vicende della politica.
P.S.: il 13 ottobre, la senatrice pretofila Paola Binetti
ha contribuito all'affossamento di una sacrosanta legge
contro l'omofobia. La schifosa zitella, ovviamente, fa
parte dei sostenitori della mozione di Don Dario
Franceschini, democristiano d.o.c.g.: come può il Morando
giustificare questo comportamento?
Contribuisca alla cacciata di questo essere ignobile dalle
file del suo partito, vedrà che la popolarità dello stesso
crescerà in maniera esponenziale.
Torino, 14 ottobre 2009
Stefano Ghio - Torino