SOSPETTI E FURBETTI

"Europa", il quotidiano del partito sedicente democratico
legato all'area democristiana capitanata da Pane e Cicorie,
ci informa - edizione del 25 settembre, pagina 4, articolo
di Rudy Francesco Calvo - che sno stati inviati nelle
regioni 500 mila certificati (così i neodemocristiani del
Pd chiamano le tessere) e altrettanti sono già pronti;
l'obietivo è quello di raggiungere un milione 200 mila
iscritti, quanti furono i fondatori dei circoli.
Questa notizia ci fa ritornare sulla questione
della 'primarie' dello scorso anno, quel plebiscito che
incoronò l'agente della Cia Icare leader del nascituro Pd;
allora Uolter l'Amerikano asserì che andarono a votare tre
milioni di italiani ai quali sarebbero successivamente
stati recapitati i certificati di fondatori del partito.
Alcuni mesi dopo la dirigenza sedicente democratica ci
informò che erano già stati spediti un milione di
certificati, ossia a tutti coloro che avevano aderito al
Pd: niente di strano, se non fosse che l'agente della Cia
Icare aveva dichiarato, in occasione delle 'primarie', che
chiunque fosse andato a votare sarebbe stato gratificato
con il certificato di 'socio fondatore' del Pd.
Oggi arriva la terza versione, a distanza di mesi l'una
dall'altra - forse confidando nella memoria, da sempre
molto corta, del popolo italiano; i certificati spediti
sono 500 mila, e non un milione, ed in più i soci fondatori
sono un milione 200 mila: non si capisce perché per questi
ultimi 200 mila non sia previsto l'attestato!
Il sospetto è che la dirigenza del Pd stia gonfiando ad
arte i dati per far credere di avere un consenso
enormemente maggiore di quello effettivo.
Il sospetto, poi, diventa quasi una certezza in questi
giorni con la notizia che Uolter l'Amerikano ha chiesto ai
parlamentari un contributo di Euro 1.500 per
l'organizzazione della manifestazione del 25 ottobre
prossimo; ci chiediamo che bisogno ci sia di un contributo
straordinario da parte dei "rappresentanti del popolo":
basterebbe che ogni iscritto versasse la quota di Euro
10,00 per raggranellare una cospicua somma, senza dover
andare a togliere il pane di bocca a quei "poveri
parlamentari" che incassano "la miseria" di 30 mila Euro al
mese, più tutti i benefit di cui godono, e che - è notizia
dello stesso giorno ripresa dal "Corsera" - non sono ancora
riusciti a rientrare dei 40 mila Euro versati nelle casse
del partito per essere messi nelle liste in posizione tale
da essere nominati (si veda pagina 10 del qutidiano di via
Solferino, articolo firmato Roberto Zuccolini dal
titolo "Corteo: Walter chiede 1.500 euro. Giachetti: non li
do, sono in rosso") il che la dice lunga sulla faccia di
tolla che hanno certi personaggi.

Torino, 25 settembre 2008


Stefano Ghio - Torino