SOLIDARIETA' AL POPOLO PALESTINESE

Domenica 28 dicembre l'entità sionista scatena l'ennesimo
attacco terrorista contro la popolazione palestinese della
striscia di Gaza: in due giorni sono circa trecento i
civili massacrati dalla "unica democrazia del medioriente" -
 definizione dell'entità sionista data in più occasioni dal
più grande criminale di guerra di questi ultimi anni,
Macchia Nera - con il pretesto di liberarsi di Hamas,
il "partito di dio" vincitore delle elezioni realmente
democratiche tenutesi nella striscia (certificate
democratiche persino da una organizzazione asservita agli
interessi degli imperialisti yanqui qual è l'Onu), solo
perché contrario ad ogni forma di tregua - e tanto meno di
pace - con gli invasori dell'entità sionista.
Il giorno successivo a Genova, a partire dalle ore 17:00, è
convocato - presso la sede della Prefettura in largo Eros
Lanfranco - un presidio in solidarietà con il popolo
palestinese; ad indire la manifestazione sono, tra gli
altri: il Comitato Gaza Vivrà, l'Associazione Zaatar, la
comunità palestinese della Lombardia, Socialismo
Rivoluzionario e Rifondazione.
La temperatura rigida, unita ad un vento gelido, ci fa
temere per la riuscita dell'iniziativa, ma quando giungiamo
sul posto troviamo una discreta folla: un centinaio di
persone sono qui convenute, e si notano molti appartenenti
alla comunità palestinese in città, 'armati' di decine
delle loro belle bandiere.
Tra le delegazioni politiche presenti si notano: il circolo
locale di Proletari Comunisti; il Circolo Culturale
Proletario; una ampia delegazione del Pdci ai massimi
livelli locali (è presente anche il segretario provinciale,
il rizziano Roberto Delogu); Sinistra Critica con il suo
consigliere provinciale Aurelio "non è mio compito" Macciò;
Rifondazione, qui rappresentata dall'area della
maggioranza, nelle persone del segretario provinciale Paolo
Scarabelli, dell'assessore regionale Franco Zunino, e da
pochissimi altri semplici iscritti; la Fai; i
rappresentanti genovesi del gruppo trotzkista di Livorno
L'Internazionale, che si apprestano a confluire nel Pdac
del cremonese Francesco Ricci.
Dopo la rituale preghiera dei rappresentanti della comunità
islamica - sono presenti alcune delegazioni di Paesi
islamici amici dei palestinesi - un loro rappresentante
improvvisa un breve comizio durante il quale ricorda la
Resistenza del proprio popolo all'invasione dell'entità
sionista; successivamente anche rappresentanti di altre
comunità di immigrati prendono la parola per sottolineare
la propria solidarietà alla Resistenza palestinese, mentre
dai politici presenti non viene proferita parola.
D'altra parte non potrebbe essere altrimenti, visto che
questi ultimi fanno parte di quei partiti che, per poter
sperare di rientrare nel parlamento borghese - la loro
massima aspirazione, devono tenersi buoni i sedicenti
democratici, molti dei quali - tra cui spicca il
presidente della Repubblica borghese Giorgio Morfeo
Napolitano - hanno aderito alla associazione chiamata
Sinistra per Israele.

Torino, 29 dicembre 2008


Stefano Ghio - Torino