SOLIDARIETA' ALLA FAI

La notte scorsa è comparsa, sui muri della sede torinese
del partito sedicente democratico, la scritta "Calabresi
assassino, Pinelli assassinato. Nessuna pace con lo Stato"
firmata dalla Fai (Federazione Anarchica Italiana).
Grazie alla solerzia dei dirimpettai, i reazionari del
quotidiano "La Stampa" - che hanno immediatamente fornito
le immagini girate dalle telecamere installate sui loro
muri, la Digos ha potuto identificare e denunciare, a tempo
di record, i cinque autori del graffito.
Una importante esponente del partito sedicente democratico,
la siciliana Anna Finocchiaro, si è affrettata a definire
le frasi vergate <disgustose e deliranti. Disgustose perché
toccano una vedova e un figlio che hanno in questi anni
portato il loro dolore con coraggio e dignità. Deliranti
perché vanno contro il sentimento comune degli italiani che
è quello del superamento di un periodo terribile della
nostra storia>.
A questa signora rispondiamo che disgustosa e delirante
sarà lei che, come giustamente fa notare Maria della
Federazione Anarchica Torinese, fa parte di un partito che
<vuole mettere sullo stesso piano vittime e carnefici;
quella di Napolitano è una operazione revisionista, come
revisionista era quella di Violante di equiparare
repubblichini e partigiani. Per questo le scritte sono
sulla sede del Pd>.
Ci sentiamo di avallare in toto le parole della compagna,
che così bene distingue le vittime dai carnefici e indica
chi sono gli attuali moderni revisionisti.
Solidarietà ai compagni della Fai da parte dei comunisti
marxisti-leninisti-maoisti torinesi.

Torino, 12 maggio 2009


Stefano Ghio - Torino