SI VERGOGNINO

Venerdì 6 novembre il Comitato interministeriale per la programmazione
economica (Cipe) stanzia 8,5 miliardi per il piano delle grandi opere; di
questi, 500 milioni sono destinati al Terzo Valico dei Giovi, l'inutile,
costosissima e dannosa - per la salute della popolazione e del territorio -
linea ad alta capacità ferroviaria che collegherà, al costo di cinque miliardi,
il porto di Genova con il suo retroporto di Rivalta Scrivia, in provincia
di Alessandria.
In più occasioni chi scrive ha avuto modo di intervenire sull'argomento con
articoli di denuncia dei pericoli e degli sprechi collegati alla realizzazione
di quest'opera, oggi - senza voler ribadire concetti già più volte espressi
- ci concentriamo sulle reazioni dei vari politicanti liguri.
Gli infami esponenti della destra radicale e fascista, in testa i nazialleati
Gianni Plinio e Sandro Biasotti, esultano per questo enorme regalo alle
imprese, così come la trimurti del sindacato confederale ed i padroni..
Se questo atteggiamento è più che comprensibile, troviamo bizzarro come la
destra moderata non abbia nulla da dire - anche se sappiamo che si trova
in totale accordo con la realizzazione dell'opera - certamente per il
semplice motivo che sperano che i lavori siano affidati ad una qualche "cooperativa
rossa".
Infine non abbiamo parole per stigmatizzare la posizione espressa
dall'assessore ligure ai Trasporti, Giovanni Vesco detto Enrico del Pdci,
che si dichiara <molto soddisfatto per l'accaduto; questa posizione ottiene
il solo risultato di lasciare pressocché soli i rappresentanti dei comitati che
si battono contro questa opera, a parte la sponda dell'ecologista Antonio Bruno
- eletto indipendente nelle liste di Rifondazione al Consiglio comunale di
Genova - e contemporaneamente far perdere consensi ai sedicenti comunisti
dilibertiani.
Occorre costruire iniziative di resistenza contro il Terzo Valico dei
Giovi, e punire con il non voto tutti coloro che sono favorevoli a questo
scempio: l'unica soluzione è il boicottaggio attivo delle elezioni regionali.

Torino, 07 novembre 2009


Stefano Ghio - Torino