SI SBUGIARDANO DA SOLI
Quando, l'estate scorsa, ci fu il congresso rifondarolo, i
rappresentanti della mozione firmata dal presidente della
regione Puglia - Nichi Vendola - giurarono e spergiurarono
che nessuno di loro avrebbe mai voluto sciogliere
Rifondazione; come è andata a finire lo sappiamo
tutti:
l'(in)Fausto ed i suoi accoliti, tutti legati al novello
podestà pugliese, hanno perso il congresso e l'hanno presa
molto bene, lasciando in molti il partito per andare a
costruire un nuovo soggetto politico, con Sd e Verdi, che
si chiama 'Sinistra per la libertà' (sic!).
"il manifesto" di venerdì 13 marzo - segnatamente pagina 5,
con l'articolo a firma di Matteo Bartocci - racconta però
una storia diversa, crediamo involontariamente.
Il bravo redattore del quotidiano sedicente comunista dà
voce ad un vendoliano rimasto in Rifondazione - Augusto
Rocchi - che fa una affermazione che si incarica di
fare
piazza pulita di tutte le bugie raccontate, in fase
congressuale, dagli esponenti della ex mozione due.
Dice il coordinatore dell'area Rifondazione per la
sinistra: <le posizioni espresse a Chianciano ormai sono
superate, nessuno oggi vuole PIU' (il maiuscolo è
nostro,
n.d.r.) sciogliere il Prc>.
Siccome pensiamo che l'ex sindacalista milanese sia una
persona che pondera quello che dice, appare evidente che
qualcuno - i sostenitori delle posizioni liquidazioniste
portate avanti da Vendola e soci - ha giocato molto sporco,
affermando falsamente che non era loro intenzione
sciogliere Rifondazione: crediamo che sarebbe una
operazione di igiene politica - affermazione che piace
tanto all'(in)Fausto - da parte dei liquidazionisti
chiedere almeno scusa a tutti coloro, più del 46 per cento
del corpo attivo del partito, a tutti coloro che gli hanno
accordato la loro fiducia sulla base di uno spergiuro.
Peccato solo che questo genere di cose siano lontane
anni
luce dal modo di pensare ed agire dei dirigenti
rifondaroli, sia quelli passati che, almeno in parte,
quelli attuali.
Torino, 13 marzo 2009
Stefano Ghio - Torino