SESTO FORUM DI SBILANCIAMOCI
Tutti gli anni, in corrispondenza con la riunione degli
industriali a Cernobbio (CO), si tiene il forum - quello di
quest'anno è il sesto - di Sbilanciamoci.
Quest'anno la sede dell'iniziativa, che ha luogo da giovedì
4 a sabato 6 settembre, è la Cascina Roccafranca, con sede
in via Rubino 45 a Torino, mentre il tema che funge da filo
conduttore è "Diritti, economia e giustizia, imprese
responsabili".
L'apertura dell'iniziativa è alle ore 15:00 presso il
salone della Quinta Lega Fiom di corso Unione Sovietica
351: la scelta di spostare la sede dell'incontro nella sede
del sindacato metalmeccanico della Cgil è dovuta
principalmente al fatto che riguarda un incontro con le RSU
Fiom della Thyssenkrupp e quelle della Fiat.
All'iniziativa intervengono, tra gli altri, Giulio Marcon,
portavoce della campagna, ed il segretario provinciale
dell'organizzazione sindacale padrona di casa, Giorgio
Airaudo.
Quando sono circa le 15:30 si apre l'assemblea con
l'introduzione di Marcon che segnala come la rete
Sbilanciamoci si trovi oggi qui principalmente per
ascoltare i lavoratori, la loro esperienza e le iniziative
future in programma.
Subito dopo prende la parola Airaudo il quale, dopo aver
salutato con piacere questa iniziativa, stigmatizza una
dichiarazione del regista Mimmo Calopresti, il regista che
ha girato il film sulla Thyssenkrupp, che ha dichiarato che
l'unico sindacato serio alla Fiat sarebbe l'Ugl -
l'organizzazione sindacale legata ai nazialleati.
Al termine dell'intervento del segretario della Fiom
interviene Giovanni Pignalosa, RSU della Thyssenkrupp, che
illustra brevemente come le condizioni di vita e sicurezza
all'interno dello stabilimento siano andate sempre
peggiorando, fino all'omicidio dei sette lavoratori della
linea 5 avvenuto il 6 dicembre 2007: da quando esso si
chiamava Acciai Speciali Terni, poi è diventato parte del
gruppo Iri e infine è stato acquistato dal colosso tedesco
Thyssenkrupp che, così facendo, ha anche tolto l'ultimo
baluardo all'industria italiana, e torinese in particolare,
da sempre all'avanguardia nella produzione dell'acciaio
inox.
Subito appresso prende la parola Ugo Bolognesi, RSU delle
Carrozzerie della Fiat Mirafiori, che ha proposto di fare
una iniziativa perché venga legiferata una norma contro le
delocalizzazioni selvagge, quelle cioé - e sono la
maggioranza nel nostro Paese - che avvengono a ridosso
della concessione di aiuti economici da parte dello Stato.
Finito l'intervento di Bolognesi parla un rappresentante
della Powertrain che spiega all'attento uditorio - composto
da circa 50 persone tra cui spiccano gli ex parlamentari
Marilde Provera, di Rifondazione, e Franco Turigliatto, di
Sinistra critica - le motivazioni dello sciopero che
coinvolge il suo reparto produttivo (la Powertrain è della
Fiat): l'azienda ha imposto unilateralmente, senza
consultare i sindacati, la turnazione su 17/18 turni; gli
operai non ci stanno poiché questo sistema stravolge
completamente la vita del lavoratore - è interessante
notare come all'astensione dal lavoro abbiano aderito solo
Fim e Fiom, mentre Uilm e Fismic non hanno raccolto la
richiesta di sciopero unitario.
Lo stesso lavoratore critica inoltre la legge 626: a suo
avviso, le condizioni di sicurezza sono peggiorate rispetto
a prima, poiché l'introduzione di tale legge ha
regolamentato l'intervento del delegato in modo che i tempi
per risolvere un problema si sono allungati in maniera
preoccupante, dovendo egli rivolgersi al capo turno
presente in linea in quel momento senza poter fermare
direttamente il macchinario mal funzionante.
Subito dopo prendono la parola: un lavoratore presso
Lunaria, dove ha sede la rete Sbilanciamoci, e la Provera
che difende - che coraggio! - ciò che è stato fatto dalla
falsa sinistra in parlamento in tema di diritti e sicurezza
sul lavoro; tutti e due chiedono inoltre che l'evento
odierno non rimanga un caso isolato ma divenga il primo
passo per riportare la questione del lavoro al centro della
agenda politica.
In questo senso, nel suo intervento conclusivo, Marcon
ricorda che questo non è un evento a sé ma fa parte del
forum della rete Sbilanciamoci, che nei prossimi due giorni
terrà una serie di iniziative che vanno proprio in questa
direzione.
A latere dell'iniziativa, un compagno della Rete nazionale
per la sicurezza sul lavoro ha informato le RSU presenti
che il giorno 26 settembre si terrà in città la riunione
della Rete, ottenendo riscontri positivi dai presenti.
Torino, 04 settembre 2008
Stefano Ghio - Torino