SERVI 'DEMOCRATICI'
Nei giorni scorsi sia il Venezuela sia la Bolivia hanno
denunciato complotti da parte degli yanqui per cambiare i
governi di Hugo Chàvez e Evo Morales, loro nemici, con
altri più "democratici", ossia loro servi ubbidienti.
La storia della Cia, dal Cile al Guatemala, dal Salvador a
Panama, da Grenada al Peru a Cuba - solo per restare in
America Latina - dimostra abbondantemente che è quanto meno
probabile che i servizi segreti del più grande Paese
imperialista lavorino in questa direzione per salvaguardare
i loro interessi in quello che una volta era definito il
loro 'cortile di casa', dove ora si trovano a fronteggiare
presidenti sedicenti socialisti indisponibili a continuare
a farsi mettere i piedi in testa dal vicino espansionista:
restano loro fedeli sudditi soltanto la Colombia ed il
Peru, il resto è loro dichiaratamente ostile.
Dato questo quadro, è evidente che la guerra diplomatica
scoppiata tra gli yanqui ed i due Paesi sudamericani citati
in precedenza non può essere catalogata - come fa tutta la
stampa borghese reazionaria occidentale - come una rottura
unilaterale contro gli yanqui.
Sfidiamo chiunque si dica sinceramente democratico a
sostenere le posizioni dei borghesi reazionari, volte a
demonizzare non già gli imperialisti yanqui, ma bensì
coloro che si battono per l'autodeterminazione del proprio
popolo.
Ai cantori delle magnifiche sorti e progressive
della "democrazia" imposta dagli yanqui a suon di bombe e
cospirazioni vorremmo infine domandare: cosa fareste voi se
scopriste che i servizi segreti yanqui tramano per
eliminare il presidente della Repubblica borghese italiana,
e sostituirlo con un loro "democratico" servo?
Torino, 13 settembre 2008
Stefano Ghio - Torino