MARXISTI ANTICOMUNISTI
Si può
essere marxisti e contemporaneamente anticomunisti?
Sì, si può: anzi, secondo il professore di storia dell'università di Lecce Antonio Moscato - noto esponente del gruppo della Quarta internazionale trotzkista - si deve.
Su "Liberazione" di giovedì 14 gennaio compare uno scritto del professore salentino nel quale si esalta la figura di Daniel Ben Said, storico militante trotzkista francese, prima nella Lcr poi nell'Npa.
Per questo miserabile omuncolo il suo correo transalpino, morto di recente a 64 anni, è stato un marxista vero per il quale <la lotta allo stalinismo non aveva perso di valore anche dopo la caduta dell'Urss>.
Eccoci qua: i trotzkisti non perdono occasione per lanciarsi in insulti e denigrazioni contro il marxismo-leninismo - che loro chiamano impropriamente stalinismo, categoria da loro creata in perfetta armonia con gli anticomunisti di ogni sorta - addirittura considerando l'Urss un Paese comunista sino alla sua caduta, nel 1991; secondo questi indegni traditori, persino Krusciov e Breznev, per non parlare di Gorbaciov, sarebbero "stalinisti": è vero il contrario, e loro lo sanno benissimo, ma tutto fa brodo nella loro battaglia anticomunista.
Infine, se qualcuno obiettasse che se si è marxisti non si può essere anticomunisti, risponderemmo che, dal pensiero marxiano, nasce anche la corrente socialdemocratica - storicamente parlando i più fieri anticomunisti - ed è solo con Lenin che si assiste allo sviluppo di una autonoma corrente comunista; Stalin ne è stato il continuatore e perfezionatore, non certamente il suo traditore, come invece lo fu Trotzky ed i suoi rinnegati.
In conclusione: fare come i trotzkisti, che attaccano frontalmente ad ogni occasione il marxismo-leninismo,significa attaccare il comunismo e porsi oggettivamente fuori dalla tradizione comunista.
Torino, 14 gennaio 2010
Stefano
Ghio - Torino