SCELLERATO PATTO
"Liberazione" di sabato 5 settembre riporta un articolo,
dell'illustre professor Alberto Burgio - docente di
filosofia all'Università di Bologna - riguardante il patto
di non aggressione firmato a Mosca il 23 agosto 1939 tra la
Germania e l'Unione delle Repubbliche Socialiste
Sovietiche, nelle persone del nazista von Ribbentropp e del
compagno Wiaceslav Skriabine, detto Molotov.
Il pezzo in questione - scritto da un importante dirigente
della componente Essere Comunisti di Rifondazione, nonché
membro del Comitato scientifico della rivista Marxismo
Oggi, organo della Associazione culturale marxista -
affronta il tema di quello che da più parti, anche nella
falsa sinistra istituzionale, viene definito lo "scellerato
patto" che, secondo i revisionisti storici, avrebbe portato
alla spartizione della Polonia, cosa falsa e ben confutata
dal professore emiliano.
Questi ha un grande merito: quello di avere avuto il
coraggio di scrivere la verità sui fatti di quei giorni,
mettendo giustamente in evidenza il ruolo nefasto della
Francia e dell'Inghilterra in quegli avvenimenti.
Ultima, ma assolutamente non meno importante, è la
ammissione che fu proprio grazie a quel patto di non
aggressione che l'Urss poté prepararsi adeguatamente a
fronteggiare le orde naziste ed a rovesciare le sorti della
guerra.
Questo è un articolo che tutti i sedicenti comunisti
dovrebbero imparare a memoria, in modo che la finirebbero
di attaccare il compagno Josif Vissarionovic Dzhugashvili
(Stalin) senza riconoscerne i meriti.
Torino, 05 settembre 2009
Stefano Ghio - Torino