SARA'

 

Forse siamo fuori dal mondo, noi restiamo in quello nel

quale gli oppressori nazifascisti ed i liberatori

partigiani sono su due piani di esistenza profondamente

diversi, ma perché non continuare ad esserlo?

A Genova ci sono esempi di grandi personaggi attori delle

pagine più gloriose della Resistenza, quali il partigiano

Castagnetta ed il partigiano Giotto - rispettivamente

Lorenzo Bezerédy e Giordano Bruschi, a Torino c'è Dante Di

Nanni, che è un esempio di abnegazione e devozione alla

causa fino alla morte, perché cedere alle volontà dei

fascisti più o meno travestiti?

Il 25 aprile si è consumato il 64esimo anniversario della

Liberazione dell'Italia dal giogo dei nazifascisti, nonché

l'ennesima volta in cui il Nano di Arcore si è permesso di

parlare in un certo modo, in modo da avviare la

parificazione tra gli eroi partigiani e gli infami

vendipatria repubblichini.

Occorre moltiplicare gli sforzi per cacciare certi

personaggi dal potere, unitamente a chi - con l'intenzione

dichiarata di fare da "opposizione del re" - non fanno che

reggergli la coda: il partito sedicente democratico.

 

Torino, 27 aprile 2009

 

 

Stefano Ghio - Torino