REVISIONISMO STORICO

"Luna Nuova" - bisettimanale della Val di Susa -
nell'edizione del 25 aprile rendiconta di una iniziativa
del Comune di Grugliasco (TO) che, su richiesta di sei
consiglieri della destra radicale e fascista - Aldo
Olivero, Marco Capone, Luciano Lopedote, Donato Viscione,
Viorel Vigna e Marco Sardano, in occasione della festa
della Liberazione dal nazifascismo ha commemorato sia il
massacro di 68 martiri di Grugliasco e Collegno - avvenuto
il 30 aprile 1945 - sia i 29 topi di fogna fascisti
eliminati il giorno successivo.
Spudorati, i sei rappresentanti della destra radicale e
fascista avevano chiesto di ricordare i 29 repubblichini
<perché la via della pacificazione si raggiunge raccontando
tutta la verità sulla vicenda e non solo una parte. La
vendetta è un male universale e deve essere condannato,
chiunque lo commetta>; incredibile la risposta di Giuseppe
Rizzo (Pd quota DS), presidente del "Comitato per la
valorizzazione della medaglia d'argento al merito civile"
ed oratore ufficiale: <Credo sia un dovere morale di tutti
ricordare anche quelle morti. I giovani che avevano aderito
alla Repubblica di Salò si trovarono nel posto sbagliato al
momento sbagliato... la strage del 1 maggio non fece e non
fa onore a nessuno, ed è un dovere ricordarla>.
E così è già cominciata la revisione della storia come
vuole fare il nuovo governo filo-fascista, solo che ad
inaugurarla ci hanno pensato gli esponenti del partito
sedicente democratico: i giovani che avevano aderito alla
repubblica fascista - vero e proprio stato fantoccio nelle
mani dei nazisti - non si sono trovati quel giorno nel
posto sbagliato, ma hanno giustamente pagato per la
scellerata scelta fatta di schierarsi dalla parte dei
nazifascisti.
Nessuna pacificazione è possibile con i topi di fogna in
camicia nera: l'unico fascista buono è quello morto.

ORA E SEMPRE RESISTENZA!


Torino, 28 aprile 2008