QUALE FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA BORGHESE?

Il 9 gennaio 2001, intorno alle ore 18:00, a Vigliano Biellese - presso la fabbrica tessile Pettinatura Italiana - si sviluppò, a causa del contatto della polvere di lana con altre sostanze, una fiammata che diede luogo ad una esplosione che provocò la morte di tre operai - Carlo Coletta, Graziano Roccato e Renzo Triban - nonché gravi ustioni ad altri sei: Pasquale Carà, Marco Debernardi, Damiano Chiesa, Antonio mosca, Mario Falla e Donatello Coletta.

I tre responsabili di questo eccidio - Maurizio Fracassi , Giuseppe Vaglio Rubens ed il responsabile sicurezza Ennio Coppa - dopo essere stati "condannati" in primo grado a due anni per "omicidio colposo", con il processo in Corte di Appello si sono visti tramutare, pochi mesi fa, le sentenze in assoluzione: il Coppa ha beneficiato della prescrizione del reato, gli altri due l'hanno fatta franca per "non aver commesso il fatto".

In questo modo nessuno ha pagato per una delle più gravi stragi sul lavoro degli ultimi anni - che ricorda da vicino quanto successo il 6 dicembre 2007 nello stabilimento Thyssenkrupp di Torino - dando così fiato a chi non crede che la giustizia borghese possa fare il suo corso nei confronti dei padroni assassini: per parte nostra, ci auguriamo che la sentenza del processo alla Thyssenkrupp sia di tutt'altro tenore, per restituire almeno in parte fiducia nella magistratura borghese.

GIUSTIZIA PER TUTTE LE VITTIME DEL PROFITTO CAPITALISTA!

Torino, 19 gennaio 2010

 

Stefano Ghio - Torino