QUALE EDUCAZIONE?
Si avvicina il giorno delle elezioni europee, ed il
segretario del partito sedicente democratico - il
democristiano di nascita Dario Franceschini - si scaglia
con sempre maggiore virulenza contro Al Tappone.
I quotidiani di giovedì 28 maggio si soffermano a lungo
sulla domanda retorica che Don Dario pone durante un
comizio ad Albenga (SV): <fareste educare i vostri figli da
un uomo come Berlusconi?>.
La battutaccia è infelice, come sottolinea nella sua
risposta Paolo Bonaiuti - il portavoce del presidente del
Consiglio dei ministri, la figura più inutile
dell'entourage dello stesso, visto che il Nano di Arcore
non ha certo bisogno di qualcuno che parli in pubblico al
suo posto, vista la sua bruttissima abitudine di esternare
il suo pensiero ad ogni pié sospinto, grazie alla sua
onnipresenza in televisione, sia sui canali Mediaset che
quelli Rai, favorita da giornalisti compiacenti - ma
sicuramente non per il motivo che pensa il rubicondo
forzitaliota, quanto perché siamo certi che nessun italiano
che abbia un minimo di buon senso farebbe educare i figli
non solo al Nano con la bandana, ma neppure al segretario
sedicente democratico.
Per l'educazione moralista, tutto casa e chiesa, c'è già
chi - quest'ultima - se ne occupa da secoli, e sicuramente
questo lavoro lo svolge meglio (se si escludono le perenni
problematiche riguardanti la pedofilia di tanti preti) di
un partito politico le cui file sono ben imbottite di
pregiudicati con la legge dello Stato borghese.
Noi siamo perché ogni fanciullo riceva l'educazione basata
sulla filosofia marxista-leninista, e respingiamo
nettamente la morale oscurantista, basata sulla
superstizione, portata avanti dalla chiesa cristiana-
cattolica-apostolica-romana, che va contrastata con la
giusta concezione materialista in ambito storico e
dialettico.
Torino, 28 maggio 2009
Stefano Ghio - Torino