PROTERVIA

Scrive "La Stampa" di sabato 4 luglio, a proposito della
prossima visita del presidente yanqui a Mosca: "Alla
vigilia della sua prima visita a Mosca, Washington fa
capire con chi vuole parlare: <la guerra fredda è finita ma
Putin non lo ha capito>
. Obama loda invece Medvedev: con
lui ci intendiamo bene".
Traduzione obbligata dal politichese: quando sarò a Mosca
non voglio vedere Putin, che rappresenta quella parte dei
russi che è stanca di fare da scendiletto alle
amministrazioni yanqui, ma desidero incontrare soltanto il
mio servo Dmitry Medvedev, che ha assunto e mantiene il
ruolo di stuoino con buona abnegazione.
Come al solito la protervia degli yanqui è senza misura:
pretendono di fare sempre e comunque quello che vogliono, e
di comandare in casa degli altri come se tutto il mondo
fosse una loro colonia.

Torino, 04 luglio 2009


Stefano Ghio - Torino