PROCESSO THYSSENKRUPP: DECIMA UDIENZA
Martedì 17 marzo, ore 9:15, corso Vittorio Emanuele II
130:
presso la maxi-aula uno del Palazzo di Giustizia si tiene
la decima udienza del processo alla Thyssenkrupp.
La seduta inizia con la seconda parte dell'interrogatorio
del pm nei confronti dell'ultimo testimone della
scorsa
seduta, Giuseppe Caravelli, tutto rivolto a segnalare
le incongruenze tra la deposizione da lui rilasciata, a lei
(il 3 febbraio 2008) ed ai Vigili del Fuoco (il 22 gennaio
2008), nell'immediatezza dell'eccidio e quella fornita in
aula.
Il Caravelli, evidentemente
consigliato da qualcuno,
modifica sensibilmente le sue dichiarazioni, certamente per
evitare di incorrere in sanzioni del tipo della falsa
testimonianza, ma comunque si nota in lui una
crescente
difficoltà nel rispondere ad ogni successiva domanda;
inoltre, la difesa appare in evidente difficoltà, con
l'avvocato Audisio che dà segni eloquenti di nervosismo,
continuando inoltre ad interrompere il testimone.
Vista la situazione, ed essendo chiaro che se il
pm avesse dovuto muovere al teste
tutte le contestazioni volute la
deposizione sarebbe continuata ancora per diverso tempo, la
Corte acquisisce - con l'accordo delle parti - i verbali
degli interrogatori oggetto della disputa, disponendone la
pari facoltà probatoria e riservandosi di valutare -
dopo attenta lettura - eventuali sanzioni contro il teste.
Quando, sono le ore 9:50, termina la deposizione del
Caravelli, viene chiamato a testimoniare Roberto Chiarolla,
capoturno di manutenzione dal 2004 fino alle sue
dimissioni del 26 novembre 2007, all'atto delle quali non è rimasto
più nessuno che ricoprisse ufficialmente la sua carica.
Il teste risponde alle domande del pm, così come
accadrà
successivamente per quelle della difesa, con evidenti
titubanze e qualche ricordo errato, ma sostanzialmente
conferma quanto dichiarato in precedenza alle autorità
giudiziarie; il risultato è quello che la difesa appare
sempre più in difficoltà e contesta sempre più
spesso i metodi di interrogatorio del pm.
Alle ore 11:05, poco prima del controinterrogatorio
della
difesa, la presidente si vede costretta a sospendere la
seduta a causa della presenza di una fastidiosissima sirena
di allarme messasi in funzione a causa dell'apertura di una
porta allarmata; durante questa pausa, che durerà circa
quaranta minuti, i due imputati presenti in aula, Cafueri
e
Salerno, si avvicinano alla zona riservata al pubblico per
conversare amabilmente con una decina di loro sodali
intervenuti per dare loro assistenza morale.
La seduta riprende, alle ore 11:45, con il
controinterrogatorio della difesa che gli chiede
conto
delle modalità con cui si è svolto un corso antincendio da
lui frequentato a Pavia e di come si
svolgessero i corsi da lui tenuti, sulle stesse tematiche, agli uomini della
sua squadra; la deposizione del Chiarolla ha termine
intorno
alle ore 12:20.
Subito dopo viene chiamato a deporre Rocco Morano, addetto
alla linea cinque - fino a luglio 2008 - presente in
fabbrica il pomeriggio precedente l'eccidio;
il teste risponde tranquillamente alle domande sia del pm
sia della
difesa, non mancando di sottolineare, come già altri in
precedenza, la differenza abissale, per quel che concerne
le condizioni di lavoro, tra la fabbrica da
lui visitata in Germania e quella di Torino.
Subito dopo la sua deposizione, alle ore 13:55, sale sul
banco dei testimoni Giuseppina Caldorigo, una
infermiera professionale impiegata presso la Thyssenkrupp
presente la
notte del 6 dicembre 2007; il pm le chiede di
esplicare le
sue mansioni all'interno dell'azienda - presso la quale
peraltro lavora ancora - e di raccontare i
fatti accaduti la notte del massacro, cosa che fa anche se con la voce
spesso rotta dall'emozione.
Per parte sua la difesa, così come le parti civili, non
procedono al controinterrogatorio,
così alle ore 14:00 la
deposizione termina.
A questo punto la presidente sospende definitivamente la
seduta, aggiornandola a giovedì 19.
Torino, 17 marzo 2009
Stefano Ghio - Torino