PROCESSO THYSSENKRUPP: LA SITUAZIONE

Continua il processo alla Thyssenkrupp ed il quadro per
l'azienda si fa sempre più fosco, tanto che ci piacerebbe
sapere che cosa stiano aspettando, gli avvocati del
collegio della difesa coordinati da Ezio Audisio, a gettare
la spugna.
Giovedì 28 maggio, nel corso della 22esima udienza, persino
i quadri dell'azienda si sono trovati a dover ammettere che
il piano di sicurezza dello stabilimento torinese
presentava delle falle e che, se fosse stato conforme a
quello dello stabilimento di Terni - dove è previsto
l'intervento dei Vigli del Fuoco interni (a Torino questa
figura è stata eliminata da anni) in caso di incendio,
mentre gli operai non sono abilitati a farlo - i sette
martiri della linea cinque si sarebbero salvati.
Appare sempre più chiaro quanto sia insostenibile la linea
difensiva che pretende di dimostrare che l'azienda non era
al corrente del fatto che potessero sorgere incendi sulle
linee - anche di palese gravità - il che costituirebbe
l'accusa di "omicidio colposo", ma fossero ben coscienti di
mandare a morire degli uomini in nome del profitto - il
che, viceversa, costituirebbe l'accusa di "omicidio
volontario" - trascurando volutamente le misure di
sicurezza in vista dell'imminente chiusura dello
stabilimento.
La prossima udienza è in programma giovedì 4 giugno.

Torino, 29 maggio 2009


Stefano Ghio - Torino