PROCESSO THYSSENKRUPP: LA FINE?

Questo Governo è in assoluto il peggiore della storia
dell'Italia repubblicana, e non passa giorno senza che lo
dimostri con qualche nuova norma.
Avremmo dovuto, e voluto, parlare di quella che - oggi - è
la quattordicesima udienza del processo alla Thyssenkrupp:
invece dobbiamo commentare l'ennesimo regalo che
l'esecutivo guidato dal Nano di Arcore intende fare ai suoi
amici padroni.
Di cosa si tratta è presto detto: il nuovo Testo Unico
sulla Sicurezza prevede che, in caso di incidente sul
lavoro, la responsabilità dello stesso ricada sui vertici
aziendali solo ed esclusivamente se non è ravvisabile
alcuna colpa da parte degli operai.
Il sospetto è che il servo dei padroni Maurizio Sacconi -
titolare del dicastero del Benessere (traduzione italiana
del termine 'welfare') che ha accorpato anche le competenze
in materia di lavoro - sia stato contattato e convinto dai
padroni a cambiare le regole per evitare che il processo
torinese possa finire con una pesantissima condanna per i
sette imputati che, tra le altre cose, farebbe
giurisprudenza, ossia farebbe da guida alle corti in
occasione di procedimenti simili; il ministro forzitaliota,
naturalmente, nega che ciò sia avvenuto - e che il Governo
voglia arrivare ad un simile risultato - ma le
preoccupazioni, espresse chiaramente anche dal pm Raffaele
Guariniello, sono più che fondate.
Occorre la massima mobilitazione per cancellare questa
ennesima vergogna, che è un vero e proprio insulto a tutte
le vittime di infortunii sul lavoro - nonché la
dimostrazione di quanto sia deleteria la strategia dei
lavoratori di votare la destra per punire la falsa
sinistra: al prossimo turno elettorale chiamiamo al
boicottaggio attivo, unica forma possibile di opposizione a
questo ignobile sistema, che ci ricorda molto da vicino
quello instaurato in Francia il 9 novembre del 1851, così
mirabilmente descritto dal compagno Karl Marx nel suo
opuscolo "Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte".

Torino, 21 aprile 2009


Stefano Ghio - Torino