PROCESSO THYSSENKRUPP: SESTA UDIENZA
Martedì 17 febbraio, alle ore 9:00, si tiene - presso la
maxi-aula 1 del tribunale di Torino, la sesta udienza del
processo alla Thyssenkrupp.
Dopo che, nel corso della scorsa udienza, era stato mandato
in onda in aula il filmato girato dalle "forze dell'ordine"
la notte dell'eccidio, oggi si dà il via alla sfilata dei
testimoni, con le testimonianze dei parenti delle vittime,
obbligati a penose ricostruzioni dei rapporti con i loro
congiunti uccisi in acciaieria, il modo in cui hanno
appreso la notizia del coinvolgimento nella strage del loro
familiare, del cambiamento nei rapporti interpersonali e
delle abitudini a seguito di quanto accaduto il 6 dicembre
2007; da notare come tutti hanno sottolineato lo splendido
rapporto che c'era con il familiare ucciso e come,
conseguentemente alla strage, sia cambiata molto in peggio
la loro vita privandoli della gioia di vivere, e spesso
obbligandoli a seguire cure psicologiche per cercare di
superare il vuoto incolmabile lasciato loro dalla scomparsa
dei congiunti.
Intendimento della Corte, presieduta da Maria Iannibelli, è
quello di chiudere oggi le deposizioni dei testimoni che
debbono essere ascoltati in qualità di familiari, per poi
passare a coloro che saranno chiamati in relazione
all'ambiente di lavoro; per riuscire nell'intento si
procede alla verifica delle liste dei testi e si procede,
da parte delle varie parti civili, alla rinuncia a farne
comparire molti precedentemente inseriti.
Alle ore 11:00 la Corte sospende la seduta, che riprende
dopo circa 45 minuti con la lista testi del pm: la prima, e
per oggi unica, testimonianza è quella di un compagno di
lavoro dei martiri, che racconta la notte della strage
vista dal suo posto di lavoro ala linea quattro e le fasi
dei primi soccorsi agli operai della contigua linea cinque
che gli hanno causato, nell'immediato, un ricovero al
pronto soccorso per problemi alle vie respiratorie per il
troppo fumo inalato, e che da quella notte soffre di
insonnia, ansia, attacchi di panico, paura del buio con la
conseguenza che ha dovuto anche sottostare a delle cure
psichiatriche.
Al termine della sua deposizione, sono circa le ore 12:30,
la Corte aggiorna la seduta a martedì 3 marzo.
Torino, 17 febbraio 2009
Stefano Ghio - Torino