PROCESSO ETERNIT: LA SITUAZIONE
Lunedì 1° giugno si è svolta la terza udienza della fase
preliminare - a porte chiuse - del processo alla
multinazionale svizzera dell'amianto: la Eternit.
Fulcro centrale di questa seduta della corte presieduta dal
gup Cristina Palmesino è stata la richiesta dell'Inps di
costituirsi parte civile, con contemporanea richiesta di
danni pari a tre miliardi di Euro.
La presidente ha accolto la richiesta dello isitituto
previdenziale, e contemporaneamente ha acconsentito alla
modifica dell'atto di accusa: da questo momento
il "disastro colposo" non avrà più scadenza, la qual cosa
avrà come conseguenza la richiesta di costituzione di parte
civile di un numero enorme di persone fisiche che
pretenderanno i danni fisici patiti a causa della presenza
della fabbrica della morte nelle vicinanze della propria
abitazione, anche dopo la chiusura della stessa.
Soddisfatti i legali della procura - Raffaele Guariniello e
i suoi sostituti Sara Panelli e Gianfranco Colace - e
quello di parte civile, Sergio Bonetto: il pm dichiara: <si
tratta di un atto storico che sancisce la tutela anche dei
non lavoratori>; l'altro ribadisce che si tratta di <un
elemento prezioso. Conferma i tempi lunghi di latenza della
malattia provocata dall'amianto>.
Da noi interpellato telefonicamente qualche giorno fa,
l'avvocato Bonetto si dichiara soddisfatto dell'andamento
del dibattimento e prevede che il processo si possa
chiudere entro le prossime tre o quattro udienze, non
ravvisando alcuna ragione perché questo debba continuare.
Per intanto la prossima seduta è prevista per il giorno 12
giugno.
Torino, 02 giugno 2009
Stefano Ghio - Torino