PRETOFILI ED OMOFOBI
"La Stampa" di domenica 5 ottobre riporta una dichiarazione
del segretario del partito sedicente democratico il quale
asserisce che <la manifestazione del 25 ottobre sia anche
una grande mobilitazione di protesta contro il dilagare di
una degenerazione che l'Italia civile e democratica vuole
respingere... pesante clima frutto di un'atmosfera cupa e
negativa alimentata da una destra populista e demagogica
che si è assunta la grave responsabilità di utilizzare ed
alimentare strumentalmente la paura degli italiani...
avverto il rischio di diffusione a macchia d'olio di
rigurgiti razzisti e xenofobi>.
Bella dichiarazione, non c'è che dire, peccato che la
svolta apparentemente antirazzista dell'agente della Cia
Icare abbia una grave dimenticanza: l'omofobia, la forma di
razzismo che colpisce le culture sessuali non
eterosessuali; o forse non è affatto una dimenticanza, se
si tiene nel dovuto conto ciò che è avvenuto sabato 4
ottobre a Torino.
Mentre il sindaco piddino Sergio Chiamparino - per inciso
recentemente crollato nei sondaggi sul sindaco più amato
dai propri cittadini dal primo al quarto posto - invitava i
consiglieri della propria maggioranza al senso di
responsabilità rispetto ai contenuti del Dpef comunale, i
consiglieri di Sd Monica Cerruti, la capogruppo, e
Francesco Salinas facevano circolare un documento - da
portare in aula al più presto - dal titolo "Impegno
straordinario della città di Torino nella lotta
all'omofobia e alle discriminazioni per orientamento
sessuale" che prevede, in collaborazione con le istituzioni
scolastiche, <un'attività straordinaria di formazione e
sensibilizzazione degli studenti delle scuole medie
inferiori e superiori sul tema dell'omofobia>; un
consigliere pretofilo del Pd, del quale al momento non si
conosce il nome, ha subito reagito inveendo: <non ci sono i
soldi per le scuole cattoliche (ma perché dobbiamo
continuare a finanziarle con i soldi dei cittadini, se le
finanziassero con i soldi del Vaticano, n.d.r.) e ora
troviamo i soldi per combattere l'omofobia>.
Antirazzisti sì, ma dipende su quali temi: non si può certo
mettersi contro il Pastore tedesco e combattere le infami
discriminazioni contro lesbiche, gay, bisessuali,
transessuali e travestiti, mentre si può e si deve
combattere contro la xenofobia (battaglia giusta, per la
carità), anche in considerazione del fatto che il nuovo
padrone di Uolter l'Amerikano sarà molto probabilmente un
nero: Barack Hussein Obama.
Torino, 05 ottobre 2008
Stefano Ghio - Torino