POSTRIBOLI

Da sempre non abbiamo nessuna simpatia per il
quotidiano "l'Unità", voce del partito revisionista prima,
delle sue varie reincarnazioni poi (Pds e Ds) ed ora organo
ufficiale del partito sedicente democratico.
Detto questo, non ci è possibile esimerci dall'esprimere la
nostra solidarietà ai giornalisti querelati da Al Tappone
per aver scritto articoli nei quali evidenziavano le sue
innumerevoli pecche, sia in campo politico sia nella sfera
privata.
Mercoledì 2 settembre il Nano di Arcore ha annunciato di
aver esposto querela contro alcune giornaliste dell'Unità
per articoli gravemente diffamatori della sua dignità
personale; a parte il fatto che Al Pappone di dignità è
totalmente sprovvisto - palazzo Grazioli è un postribolo,
villa Certosa anche, per non parlare di tutte le offese
fatte agli italiani, da questo personaggio dal trapianto
facile, nel corso degli ultimi decenni - ci piace segnalare
la vignetta, del disegnatore Vauro Senesi, che compare
sul "manifesto" di giovedì 3 settembre: semplice ed
efficace nel suo messaggio di risposta al Nano con la
bandana.
Il 19 settembre ci sarà una manifestazione a Roma a difesa
della libertà di stampa: chi scrive cercherà di
partecipare, ed invita anche i lettori a farlo, perché
l'informazione non sia soltanto nelle mani dei servi del
Nano di Arcore; crediamo fermamente che in nome
della "libertà" non si possa limitare pesantemente la
stessa come sta cercando di fare Al Tappone.
Anche questa è una tappa fondamentale sulla strada che
porta al moderno fascismo.

Torino, 03 settembre 2009


Stefano Ghio - Torino