POI SI LAMENTANO

Hanno voluto alzare il tiro, iniziando - nel modo che abbiamo ampiamente documentato in precedenza, arrivando di notte come i ladri scortati da decine di rappresentanti della "forze dell'ordine" - a trivellare i terreni dove vorrebbero far passare la nuova linea ad alta velocità, ed ora che il movimento reagisce si lamentano: che facce di tolla!

Nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 febbraio, sulla facciata della casa del presidente della Provincia - il sedicente democratico, da sempre democristiano, Antonio Saitta - a Rivoli, è comparsa una scritta, firmata NO TAV,  che condividiamo in pieno: "Saitta servo delle lobby vergogna".

La sera successiva, intorno alle ore 22:00, una trentina di esponenti del movimento sono entrati al circolo del Pd "Garibaldi" di zona San Salvario, ed hanno gettato dollari falsi per terra, gridando slogan NO TAV.

Naturalmente i politicanti dei vari schieramenti, tutti servi dei padroni, hanno subito solidarizzato con i pretofili neodemocristiani, affannandosi a stigmatizzare ciò che è avvenuto.

Un vecchio adagio popolare recita: "chi è causa del suo mal pianga se stesso": hanno voluto operare una forzatura? ora ne paghino le conseguenze!

NO TAV!

SARA' DURA!

Torino, 05 febbraio 2010


 

Stefano Ghio - Torino