POCHEZZA POLITICA

"Lberazione" di mercoledì 13 maggioriporta - pagina 4,
firma dell'ex "manifestino" Cosimo rossi - una intervista a
Heidi Gaggio Giuliani, la madre di Carlo - ammazzato da un
carabiniere durante gli scontri in piazza Gaetano Alimonda
al G8 del 2001 a Genova - nonché ex senatrice rifondarola.
A suo modo questa mezza pagina è illuminante, perché svela
tutta la pochezza politica di questo personaggio -
candidato alle elezioni europee - e ne rivela
l'opportuinismo.
Per quanto concerne la pochezza politica, ci pare
indicativa la seguente proposizione: <sono stata eletta in
senato su un programma che poi è stato disatteso nella gran
parte di quanto era in esso affermato. Questo non è
ammissibile: non si può parlare in un modo e poi fare cose
diverse>.
Si tratta sicuramente di una bella frase, ma chiunque si
sia interessato alla politica dei partiti borghesi sa
benissimo che parlare in un modo ed agire in un altro ne è
da sempre il tratto distinguente.
La stessa affermazione sopra riportata ci conduce alla
questione dell'opportunismo di questa signora; ammesso che
sia vero che quanto successo l'ha fatta molto soffrire, ci
chiediamo perché mai non abbia mai presentato le sue
dimissioni: se stava così male come afferma, poteva
lasciare dimettersi e lasciare il posto a qualcun altro.
Ci permettiamo di pensare che non lo abbia mai fatto per
non dover rinunciare a quella misera paghetta - un totale
di 28 mila Euro mensili, di cui a lei rimaneva il 45 per
cento, ossia 12.600 Euro - che il posto le concedeva.
Concludiamo riportando una affermazione che troviamo assai
ambigua; dice la signora Gaggio: <non credo sia più il
momento di discutere di scissioni e di nuove aggregazioni,
di fare nuovi partiti o dividersi in tanti pezzetti. Si
tratta invece di lavorare. Chi vuole davvero l'unità la
f
accia lavorando sui problemi e non sulle chiacchiere>.
C'è qualcosa che suona stonato in questo ragionamento:
abbiamo il sospetto che si tratti di un velato riferimento
alla questione di Sl, con annesso un non meno velato invito
ad accelerare verso lo scioglimento della esperienza
rifondarola; a questo punto, se fosse vera la nostra
malignità, ci domandiamo che senso abbia la marcia di
riavvicinamento con il Pdci, che sembra presagire un
apparente spostamento a sinistra di Rifondazione, quando
poi si lavora - più o meno occultamente - per l'esatto
opposto.

Torino, 13 maggio 2009


Stefano Ghio - Torino