PIU' LADRI ADESSO O NEGLI ANNI DI TANGENTOPOLI ?

"La busjarda" di sabato 20 marzo dà spazio - a pagina 7, firma di Michele Brambilla - ad una intervista allo ex ministro democristiano, prima alla Funzione pubblica e poi al Bilancio, Paolo Cirino Pomicino.

Questo campione di legalità borghese - condannato ad un anno e otto mesi per "finanziamento illecito ai partiti" nello ambito del filone di inchiesta per le tangenti Enimont, nonché a due mesi per "corruzione" per la vicenda dei fondi neri dello Eni - attualmente presidente del Comitato di controllo strategico per le amministrazioni centrali dello Stato, asserisce che durante il fenomeno conosciuto come Tangentopoli <pochi Dc e Psi si sono arricchiti, oggi invece...>.

Il sistema tangentizio smascherato dal pool di Mani Pulite, diretto dal magistrato Gerardo D'Ambrosio, non riguardava affatto pochi parlamentari, visto che le indagini hanno portato gli inquirenti a sgominare vere e proprie associazioni a delinquere di centinaia di parlamentari democristiani e sedicenti socialisti - quelli veri, come il presidente della Repubblica Sandro Pertini, lasciarono il Psi degenerato al momento della elezione alla segreteria del Ladrone numero uno della politica italiana, Benedetto "Bettino" Craxi - più esponenti, quelli sì pochi ma solo per il formato mignon delle compagini politiche a cui appartenevano, dei partiti minori del cosiddetto pentapartito: Pli, Pri e Psdi.

E' pur vero che la situazione è peggiorata, ma se è così lo dobbiamo essenzialmente al Padrino di Arcore il quale, nella smania di ribaltare la verità storica e far passare il Ladrone numero uno per una "povera vittima" della giustizia borghese, ha imbarcato nel proprio partito la peggiore feccia craxiana di quegli anni: Brunetta e Cicchitto sono soltanto i primi che ci vengono in mente.

Torino, 20 marzo 2010

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino