ED IL PD PERSE ANCHE IL PIEMONTE
Ora è ufficiale: il partito sedicente
democratico è deciso a perdere, in maniera catastrofica, le elezioni regionali
piemontesi.
Che il nuovo presidente sarà il deputato legaiolo Roberto Cota lo
certifica una intervista suicida - rilasciata a Maurizio Tropeano della
"Stampa", e da questi pubblicata sulla edizione di giovedì 7 gennaio - della
novizia Mercedes Bresso che, per la ennesima volta, sceglie di mostrare il suo
lato peggiore, quello decisionista antidemocratico.
Il pezzo è rivelatore delle
intenzioni della ex responsabile nazionale dei giovani liberali, di recente
convertitasi apertamente alla pretofilia; Suor Mercedes, infatti, inanella una
serie di dichiarazioni - primo fra tutte il fatidico passaggio sul TAV <la
piazza non bloccherà l'Osservatorio e i sondaggi. I voti? Li prenderò lo stesso
anche in Val di Susa>, seguito da una bugia bella e buona: <tutto il resto
della coalizione (qui la novizia parla di Rifondazione, n.d.r.), compresa
Sinistra e Libertà, invece (lo) vuol fare>: non ci risulta che il Pdci concordi
- che, nonostante tutta la sua sicumera, la porteranno certamente nell'empireo
dei trombati, per la gioia di tutti quei piemontesi (e noi siamo tra questi)
che non sopportano la sua esibizione di arroganza, strafottenza ed ignoranza.
Intendiamoci: non possiamo, naturalmente, essere felici che la Regione finisca
in mano ad un correo dell'arcinoto razzista Mario Borghezio, ma ci domandiamo
perché mai un elettore medio dovrebbe concedere la propria preferenza ad un
personaggio quale la novizia, che dice e fa cose assolutamente di destra,
quando ha l'alternativa di poter votare un uomo che si dichiara apertamente di
destra.
L'originale è sempre migliore di qualunque fotocopia.
Torino, 07
gennaio 2010
Stefano Ghio - Torino