E' GIUNTA L'ORA DELLA ECLISSI?

 

All'inizio della battaglia congressuale interna a

Rifondazione, il caso Genova aveva fatto scalpore in quanto

molti circoli di questa federazione si erano schierati,

insieme con il loro leader - il capogruppo in Consiglio

regionale, geometra Vincenzo Nesci detto Marco - contro un

certo modo di amministrare le istanze locali del partito, e

schierandosi apertamente con la mozione numero uno, quella

che vede primo firmatario Maurizio Acerbo e tra i suoi

sostenitori il trio Paolo Ferrero, Claudio Grassi, Ramon

Mantovani; in quei giorni, i cosiddetti 'autoconvocati'

dichiaravano di avere l'80 per cento dei consensi degli

iscritti - in tutto circa 1.200 - e dei circoli - 11 su 14.

Lo scorso fine settimana si è tenuto il congresso

provinciale, ed alla prova del voto si è vista la totale

falsità di quanto andava asserendo "o' geommetra" (così è

simpaticamente conosciuto Nesci da una parte dei

rifondaroli): infatti, se è pur vero che la mozione di

Acerbo ha ottenuto la maggioranza assoluta attestandosi al

52 per cento (Vendola si è fermato al 30 per cento,

Giannini al 15 per cento, Bellotti al 3 per cento, mentre

il documento di De Cesaris non ha ricevuto neppure un voto)

è innegabile che - per chi sosteneva di avere dalla propria

parte l'80 per cento degli iscritti - questa percentuale

non può che rappresentare una sonora sconfitta, avendo

perso ben il 28 per cento dei consensi.

Se poi allarghiamo il discorso al livello nazionale, le

cose peggiorano ancora per questa fetta di opportunisti:

infatti in questo caso è Vendola ad avere la maggioranza,

seppur solo relativa, con il suo 46,5 per cento - Acerbo si

ferma al 41 per cento, Giannini al 7,8 per cento, Bellotti

al 3,8 per cento, De Cesaris all'1,5 per cento.

Questa è la dimostrazione che non sempre la posizione

opportunista paga, neanche all'interno dei partiti della

falsa sinistra: che sia arrivata l'ora della eclissi delle

fortune politiche di certi personaggi della cui integrità

morale è lecito dubitare?

 

Torino, 15 luglio 2008