OCCASIONE SPRECATA

Al Tappone è un fiume in piena, ormai non lo trattiene più
nessuno dal fare le sue esternazioni rivolte contro
chiunque non sia sempre pronto a leccargli il culo.
Martedì 15 settembre, durante la trasmissione-messaggio
pubblicitario "Porta a porta", dopo aver magnificato come
un suo successo la consegna delle prime cento <villette
dove tutti vorremmo abitare> (parole sue, n.d.r.) ai
terremotati di Onna - ne restano solo altri quarantamila da
dotare di casa prefabbricata - si lancia nell'ennesimo
attacco alla libertà di stampa: <stampa a rischio? Troppi
farabutti in politica, nei giornali e nelle televisioni>.
Il Nano di Arcore inanella una serie di falsità assolute:
proviamo a trovarle tutte.
Primo: le case prefabbricate sono dono della provincia di
Trento, retta da una giunta di centro(falsa)sinistra,
quindi è del tutto falso attribuirsi il merito di questo
primo lotto di case consegnate.
Secondo: se per lui questi fabbricati sono così
confortevoli, al punto di meritare di essere definiti come
sopra riportato, perché non vi si trasferisce lui e lascia
le sue innumerevoli ville a chi dal 6 aprile scorso è privo
di un tetto sotto il quale trovare rifugio - promessa non
mantenuta, quella di ospitare i terremotati nelle sue
numerose magioni.
Terzo: Al Pappone, tempo addietro, aveva assicurato che -
entro settembre - tutti gli sfollati che vivono nelle
tendopoli sarebbero stati dotati di una casa: dubitiamo
fortemente che possa mantenere la promessa.
Su una cosa Al Tappone ha ragione: troppi farabutti in
politica, sui giornali ed in televisione.
Il problema è che è proprio il suo partito ad essere
infarcito di criminali, certificati dalla magistratura
borghese (un esempio su tutti quello di Marcello Dell'Utri,
condannato a nove ani per "concorso esterno in associazione
mafiosa"), e per quanto concerne i pennivendoli al suo
servizio, certamente non brillano per deontologia
professionale (si vedano gli avvertimenti in stile mafioso
di Vittorio Feltri, le veline dei servizi segreti sparse da
Daniele Farina, le inchieste-vergogna di Maurizio
Belpietro).
Non parliamo poi dei suoi schiavi presenti nei telegiornali
delle reti di sua proprietà o di quelle da lui controllate:
Fidobau Fede (Tg4), Augusto Minzolini (Tg1), Mauro Mazza
(Tg2), Paolo Liguori (ex Studio Aperto di Italia 1, ora
opinionista sportivo) che sono soltanto la cassa di
risonanza della voce del padrone.
Ancora una volta il Nano di Arcore ha perso una buona
occasione per stare zitto.

Torino, 16 settembre 2009


Stefano Ghio - Torino