ZARINA ? NO, NOVIZIA
Qualche settimana fa la "zarina", alias la presidente della regione
Piemonte Mercedes Bresso, ha tuonato contro le possibili infiltrazioni mafiose
all'interno della politica: i pretofili dell'Udc si sono subitamente
indignati ed hanno risposto che la ex responsabile nazionale dei giovani
liberali si
riferiva a loro e che per questo non era possibile "mai più" nessun
accordo elettorale con lei.
E' notizia di questi giorni che la presidente regionale, da sempre
sedicente "atea", ha avuto una conversione fulminante, evidentemente su ordine
dei
suoi padrini che stanno ai vertici del partito sedicente democratico, ed ha
deciso di accogliere a braccia aperte i pretofili - che qui sono guidati da Don
Michele Vietti - scaricando la falsa sinistra, che a questo punto dovrà
cercare un candidato presidente alternativo a suor Mercedes, la novizia del
convento piemontese.
Pur non avendo alcuna simpatia per certi personaggi, non possiamo non
rimarcare la abissale differenza nelle risposte da parte di Rifondazione e
del Pdci: la prima si limita - per bocca del segretario regionale Armando
Petrini - a fare promessa di ostruzionismo in aula (mancanza del numero legale e
non
votazione delle delibere) e ad un possibile ritiro dell'assessore alla
Sanità, Eleonora Artesio; la seconda, tramite il segretario regionale Vincenzo
Chieppa, ricorda a Suor Mercedes le sue precedenti posizioni in netto contrasto
con
i pretofili di Pierfurby Casini, che lui definisce efficacemente "una forza
reazionaria sui temi dei diritti civili e della laicità delle istituzioni".
Vedremo quali saranno i futuri sviluppi, ma certamente Suor Mercedes - nel
caso in cui scegliesse di allearsi con i pretofili - andrebbe incontro ad
una rovinosa sconfitta.
Torino, 04 dicembre 2009
Stefano Ghio - Torino