NON SI ILLUDANO
Gianfranco Mercatali, direttore compartimentale
Infrastrutture di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) di
Genova, dichiara al "Corriere Mercantile" di
domenica 8
marzo: <Il completamento della bretella di Borzoli non è
previsto. La linea dei Giovi è già satura; se ci sono pochi
treni questo collegamento non serve, se ce ne sono tanti si
appesantirebbe ancora la linea>.
Meglio, secondo questo signore, fare il Terzo Valico:
costa 'solo' cinque miliardi di Euro di soldi statali,
mentre qualche decina di milioni basterebbe per il
completamento della bretella; sì, ed i 'poveri' padroni
come farebbero ad intascare i miliardi di plusvalore, se
si preferisse fare le opere che realmente servono, hanno un
basso impatto ambientale, non prosciugano le falde
acquifere, e soprattutto costano poco?
Il Comitato interministeriale per la programmazione
economica (Cipe) ha deliberato - venerdì 6 marzo - lo
stanziamento di un miliardo per il venti per cento del
costo del Terzo Valico dei Giovi, la nuova linea
ferroviaria Genova-Tortona che servirebbe solo ed
esclusivamente gli interessi di Marcellino Gavio (il
miliardario padrone di metà della rete autostradale
italiana), continuando a spacciarci questa opera -
faraonica, inutile e dannosa per il territorio - come la
Genova-Milano parte del famigerato corridoio 24 Genova-
Rotterdam.
Che quello attualmente in carica sia un governo reazionario
borghese totalmente asservito ai padroni ci è noto sin da
quando si è insediato, e questa ne è solo l'ennesima
dimostrazione: quello che ci preme sottolineare è
l'atteggiamento servile degli Enti locali liguri - tutti in
mano ad esponenti del partito sedicente democratico
(Claudio Burlando è il presidente della Regione, Claudio
Repetto quello della provincia e Marta Vincenzi è il
sindaco di Genova) - che accettano senza riserve questa
vergogna, gioendo anzi per il, del tutto presunto,futuro
rilancio del porto di Genova, grazie anche al suo
retroporto di Rivalta Scrivia, in provincia di Alessandria,
guarda caso a pochissimi chilometri da Tortona.
Al momento l'unico risultato tangibile ottenuto dalle
popolazioni che vivono nella zona interessata dal passaggio
di questa nuova linea ferroviaria è stata la soppressione
della preesistente linea Arquata Scrivia-Tortona - con
fermate intermedie a Stazzano Serravalle, Carbonara
Scrivia, Villavernia e Cassano Spinola - sostituita con
autobus per far posto ai treni veloci: questa bella pensata
ha prodotto soltanto più traffico, più smog e quindi più
malattie per la popolazione... ma l'importante sono i
miliardi di profitti dei padroni!
Tutti i politicanti liguri si augurano che non ci sia la
ripresa dell'attività dei comitati ambientalisti, contro
questo scempio ambientale che loro mascherano dietro
l'opportunità di lavoro: non si illudano, non passeranno!
Torino, 08 marzo 2009
Stefano Ghio - Torino