NO ALLA ESPULSIONE DELLA COMPAGNA ZEYNEP

 

Il 14 luglio il Comitato Antifascista 18 giugno - dalla

data degli scontri tra antifascisti e polizia nel 2006,

quando i primi tentarono di impedire una marcia fascista

nel centro della cittā - di Torino organizza, per le ore

17:00, un presidio davanti al palazzo del Consiglio

comunale, in piazza Palazzo di Cittā, per chiedere che

venga rispettato l'articolo 10 della Costituzione della

Repubblica borghese e non sia espulsa dal territorio

nazionale, verso lo Stato fascista turco, la compagna Nazan

Erįan - militante dell'organizzazione rivoluzionaria turca

DHKP-C (Fronte Rivoluzionario per la liberazione del popolo

turco) meglio conosciuta in occidente con il nome di Zeynep

Kilic.

Alla manifestazione sono presenti una decina di compagni:

si nota la sezione locale del partito dei Carc, presente in

forze e con proprio materiale di propaganda; il circolo

locale di Proletari Comunisti; il Circolo

Internazionalista; due giovani della Fgci della

sezione "Karl Marx" del quartiere del Lingotto, 'armati'

delle bandiere del proprio partito.

I presidianti chiedono che due di loro vengano ricevuti in

consiglio, ma i rappresentanti delle 'forze dell'ordine',

presenti in forze ma stranamente tranquilli, negano tale

possibilitā; tuttavia il fatto che Domenico Gallo -

capogruppo del Pdci - avesse dichiarato la propria

disponibilitā ad incontrarli rende gli animi dei

manifestanti piuttosto sereni.

Alle 18:30, dal portone principale del palazzo del Comune,

esce una Alfa Romeo sulla quale viaggia il presidente

dell'assemblea cittadina - Beppe Castronovo di

Rifondazione: riconosciutolo, il compagno Valter dei Carc

si avvicina alla automobile - guidata da un autista

personale del politico, ovviamente - per consegnargli una

copia del volantino e chiedergli di impegnarsi in prima

persona in questa battaglia di civiltā; l'esponente

sedicente comunista ritira la copia del volantino, ma si

dimostra chiaramente contrariato da questo contrattempo.

Quando - sono ormai le 19:15 - chi scrive lascia la piazza,

di Domenico Gallo non c'č nemmeno l'ombra: questo dimostra,

ancora una volta e come se ce ne fosse ancora bisogno,

quale distanza siderale intercorra tra le enunciazioni di

principio e le pratiche dei partiti sedicenti comunisti,

nella realtā al servizio dei poteri borghesi.

 

Torino, 14 luglio 2008

 

 

Stefano Ghio - Torino