NAZIONALISTI E LIBERTA'

Scrive Kurt Gossweiler nel suo libro "La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler", a pagina 169: <poco dopo la sua liberazione con la "condizionale", dopo nove mesi di detenzione, e la rimozione dell'interdizione che aveva colpito il NSDAP (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiter Partei, il partito nazista, n.d.r.), Hitler non entrò nella direzione federale del Deutschevolkische Freiheitspartei (DvFP - Partito del popolo tedesco per la libertà), ma si prodigò a rifondare il NSDAP, il che provocò una rottura con Ludendorff e von Graefe... fusione della maggior parte dei gruppi dell'NSDAP con il DvFP>.

Questa era la situazione in Germani anel 1925; ora la stessa scena politica si sta riproponendo in Italia: il Padrino di Arcore - che a differenza di Hitler non ha mai fatto un giorno di galera - ha fondato, nel 1993, Forza Italia, più recentemente ribattezzato Popolo della libertà, nel quale sono poi confluiti i fascisti di Alleanza nazionale.

Ci pare di vedere grosse analogie tra le due situazioni: sappiamo molto bene come è andata a finire in Germania, dagli sviluppi di questa situazione; invitiamo i compagni ed i sinceri democratici a rafforzare la vigilanza democratica per evitare la riproposizione delle tragedie che hanno colpito il popolo tedesco a causa della ascesa al potere di Hitler con il decisivo appoggio dei grandi industriali teutonici, tra cui spicca la figura di Fritz Thyssen, membro attivo del NSDAP dal 1927, ma suo finanziatore sin dal 1923.

Torino, 27 febbraio 2010

Stefano Ghio - Torino