MOTIVAZIONI
I quotidiani reazionari italiani sono quanto di peggio si possa
immaginare, vere e proprie fotocopie l'uno dell'altro: stesse notizie, stesse
fotografie, persino stessi commenti e corsivi; basta sfogliarne uno, e si ha
l'esatto panorama di quello che si troverà in tutti gli altri.
Fanno eccezione
i pochissimi giornali legati alla falsa sinistra borghese - il manifesto,
Liberazione, il Fatto quotidiano, la Rinascita della sinistra - dei quali
possiamo dire che siano voci fuori dal coro, anche e soprattutto per ragioni di
sopravvivenza.
Non ci sembra affatto un caso che una notizia di una gravità
inaudita - quale la mancanza di un pilastro portante nell'ala nord della Casa
dello Studente dell'Aquila, il cui fatto avrebbe contribuito grandemente al
crollo della struttura durante il terremoto del 6 aprile scorso - viene
relegata nelle "brevi" delle pagine interne delle edizioni di mercoledì 6
gennaio, preceduta da paginate intere di articoli epocali sulle risse
all'interno del partito sedicente democratico in vista delle elezioni
regionali, sul Padrino di Arcore che si è tolto i cerotti e sulla vergognosa
battaglia per santificare la figura del Ladrone numero uno della politica
italiana, Benedetto "Bettino" Craxi.
Ecco un motivo in più che ci spinge a
continuare il nostro lavoro di "giornalista rosso", ed ecco altresì una
ulteriore motivazione che deve portare la vera sinistra ad avere un suo
giornale - almeno settimanale, se non quotidiano - in modo da portare avanti le
battaglie di cui è protagonista dando ai lettori un punto di vista diverso, non
inquinato dalla propaganda reazionaria che ha bisogno di occultare o deformare
le notizie, per far credere alla opinione pubblica che "tutto va bene, madama
la marchesa".
Torino, 06 gennaio 2010
Stefano Ghio - Torino