NO AL PARCHEGGIO SOTTO AL PARCO DELL'ACQUASOLA A GENOVA

Domenica 19 ottobre a Genova - presso il parco
dell'Acquasola nel centro della città - si tiene, a partire
dalle ore 11:00, una festa per sostenere il presidio dei
cittadini contro la realizzazione di un parcheggio sotto
quello che è l'unico parco genovese nato pubblico - tutti
gli altri sono frutto di donazioni di privati - che dà
persino il nome ad un suo omologo nella città di Mosca,
omaggio dello zar Nicola I rimasto impressionato dalla
bellezza di questo luogo da lui visitato a metà
dell'ottocento; organizzano la giornata, tra gli altri:
Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Alternativa Libertaria,
Rdb/Cub, Laboratorio Città Aperta, Centro Ligure di
Documentazione per la Pace e Rifondazione.
All'interno della giornata è previsto, per le ore 15:00, un
dibattito - seguito da circa trecento persone - con la
partecipazione del professor Bonora, che inquadra
storicamente l'area in cui si tiene l'iniziativa, dai tempi
dei romani - quando si trovava fuori dalla cinta muraria
della città - fino ai giorni nostri.
Nell'area adiacente a quella dove si svolge l'iniziativa si
trova un albero fatto di cartapesta, trafitto da un
coltello, alla cui base vi è un cartello che recita: "Come
l'antica colonna infame in uso a Genova per fare i nomi dei
traditori della città, questo albero accoltellato denuncia
chi vuole la distruzione (sotto le mentite spoglie di un
sedicente 'progetto di riqualificazione', n.d.r.) del parco
pubblico dell'Acquasola per costruire un parcheggio di auto
dopo un prossimo disboscamento".
Attaccato al coltello di cui sopra si trova un cartello con
su scritto: "Gli autori di questo attentato (Comune di
Genova 30/09/2004): Adorno Roberto, Barbieri Adriana, Basso
Claudio, Bernabò Brea Gianni, Bianchi Tirreno, Biggi Maria
Rosa, Biggio Gabriella, Burlando Angela, Casagrande
Massimo, Cosma Salvatore, Dagnino Anna Maria, Delogu
Roberto, Farello Simone, Frega Alessandro, Guastavino
Emanuele, Lecce Salvatore, Maggi Franco, Molfino Fulvio,
Morettini Massimiliano, Pasero Ermanno, Pericu Giuseppe,
Pilu Giovanni, Porcile Italo, Tiezzi Gianfranco. Astenuto:
Gronda Gabrilele".
Nell'altra metà del foglio si legge: "Finanziamento regione
Liguria 16/10/2007 (2.600.000 Euro) complici
nell'attentato: Garibladi Gino, Morgillo Luigi, Orubi
Franco, Sando Gabriele, Bianchi Tirreno, Marcenaro Matteo,
Guasco Roberta, Pittaluga G.B., Benvenuti Ubaldo, Boffa
Michele, Burlando Claudio, Chiesa Ezio, Cola Luigi, Costa
Massimiliano, Gustavino Claudio, Monteleone Rosario,
Palladini Giovanni, Veschi Moreno, Ronzitti Giacomo,
Broglia Fabio, Patrone Luigi. Astenuto: Rocca Franco".
Come si evince dall'elenco sopra riportato, i fautori di
questo scempio sono di tutti gli schieramenti: dai falsi
comunisti ai fascisti, passando per i democristiani;
pertanto appare più che logico che l'unico gruppo politico
organizzato presente sia la Federazione Anarchica Italiana,
mentre Rifondazione, che comunque non appare negli elenchi
citati, è rappresentata da soli tre o quattro personaggi,
senza simboli che ne caratterizzino la presenza.
Intanto slitta dal 23 ottobre al 6 novembre l'udienza del
Tar che deve decidere circa il ricorso di Legambiente e
Italia Nostra volto a bloccare i lavori per la costruzione
del parcheggio.
Sosteniamo la lotta dei cittadini genovesi contro questo
ennesimo scempio ambientale: non esiste alcun buon motivo
per realizzare un terzo parcheggio nel raggio di duecento
metri, considerato anche che uno degli altri due,
precisamente quello che sorge dove era ubicato il comando
dei vigili urbani in via Pammatone, è totalmente
inutilizzato.

Torino, 19 ottobre 2008


Stefano Ghio - Torino