MENO MALE

Come faremmo senza di lui: meno male che Silvio c'è!
Tranquillizziamo i lettori: non siamo diventati
improvvisamente forzitalioti, semplicemente il presidente
del Consiglio dei ministri a volte ci permette - con le sue
boutades - di riempire le righe del nostro corsivo
quotidiano; oggi, venerdì 15 maggio, è uno di quei giorni
in cui si fatica a trovare una notizia seria da commentare,
ed eccoci allora a replicare a due sparate di Al Tappone:
una riguarda la xenofobia, l'altra una presunta campagna di
odio verso di lui (per inciso: diteci dov'è che vogliamo
partecipare!).
Ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Morfeo
Napolitano, ha tuonato - bontà sua, meglio tardi che mai -
contro la <troppa retorica xenofoba>: il Nano di Arcore ha
subito risposto, ai giornalisti che gli chiedevano a chi
fosse rivolto il monito del capo dello Stato, <non si
riferisce a noi>; ci chiediamo a chi altri potesse essere
rivolto questo invito, se non al Governo di cui fanno parte
aperti xenofobi quali i nazialleati ed i legaioli.
Forse al partito sedicente democratico, le cui posizioni
coincidono con quelle della destra radicale e fascista -
come dimostrano le ultime dichiarazioni di Pane e Cicorie e
dello Smilzo - ma sicuramente non soltanto ai sedicenti
democratici.
Per quanto concerne la presunta campagna di odio di cui
sarebbe oggetto il Nano con la bandana, l'accusa -
particolarmente rivolta al quotidiano "la Repubblica" è
talmente insensata che non vale neppure la pena di
commentarla; invece, per la legge del contrabbasso (lo
sappiamo: sarebbe la legge del contrappasso, ma visto il
personaggio ci pareva una espressione più appropriata) -
facciamo notare il fatto che i due quotidiani 'di
famiglia' - "il Giornale" e "Libero" - sono ormai mesi che
vomitano odio contro gli avversari del Nano lombardo, con
particolare accanimento contro il giudice Di Pietro, il
giornalista Michele Santoro, nonché contro l'altro
giornalista Marco Travaglio ed il vignettista Vauro Senesi.
Non abbiamo grande simpatia per Michele Santoro - il quale
ha il bruttissimo vizio di togliere la parola a chi stia
dicendo delle cose che lui non gradisce - ma dobbiamo dire
anche per lui: meno male che c'è!

Torino, 16 maggio 2009


Stefano Ghio - Torino