MAGGIORANZA SILENZIOSA
Ogni qualvolta vi è qualche manifestazione scomoda per chi siede sugli scranni dei vari parlamenti - sia quello centrale che quelli locali - chi governa si appella ad una supposta "maggioranza silenziosa" che sarebbe contraria alle ragioni della protesta: è il caso, ad esempio,del corteo NO TAV del 23 gennaio, in occasione del quale l'ignobile podestà torinese, il sedicente democratrico Sergio Kiamparino, ha - come suo solito - strillato: <sono quattro gatti (40 mila persone? mah!, n.d.r.). Domani al Lingotto daremo voce alla maggioranza silenziosa dei valsusini che è a favore dell'opera>; il giorno dopo erano presenti neppure un migliaio di persone, quasi tutti dirigenti locali, quei pochi valligiani allineati, del Pd: quattro gatti.
Inoltre non passa giorno senza che qualche politicante - a qualunque schieramento appartenga - non si cimenti nello sproloquiare su qualsiasi argomento pretendendo di parlare "in nome del popolo italiano": soltanto che la "maggioranza silenziosa" degli italiani non si riconosce affatto in questi personaggi; prova ne sono il 40 per cento di non votanti alle elezioni, ai quali vanno aggiunti coloro che infilano nelle urne schede bianche o nulle.
In questo caso, però, la volontà di metà della popolazione - nettamente il primo partito, essendo quello di maggioranza relativa, il Pdl, al 30 per cento dei consensi sul 60 per cento dei votanti, rappresentando quindi il 18 per cento degli italiani - non conta nulla, e non si capisce perché; o meglio: si capisce se si entra nell'ottica dei politicanti, delegittimati dall'enorme massa di non votanti, che non hanno alcuna intenzione di essere conseguenti ed andare a casa.
Diamo forza alla maggioranza silenziosa: BOICOTTIAMO LE ELEZIONI BORGHESI!
Torino, 04 febbraio 2010
Stefano Ghio - Torino