LEZIONI DI MORALE DAL PD? NO, GRAZIE!
Napoli, mercoledì 17 dicembre: come scrive "Libero" del
giorno dopo, per una volta siamo d'accordo con uno dei
quotidiani del Nano di Arcore, la magistratura "sgomina la
giunta di Napoli".
In manette finiscono, tra gli altri, con l'accusa di
associazione a delinquere: quattro assessori comunali del
partito sedicente democratico - Enrico Cardillo, al
Bilancio e Risorse strategiche; Ferdinando Di Mezza, al
Patrimonio e Manutenzione degli immobili; Giuseppe Gambale,
all'Educazione; Felice Laudadio, all'Edilizia - alcuni
imprenditori e due parlamentari: Renzo Lusetti, Pd già DL,
e Italo Bocchino, nazialleato; come si può vedere nemmeno
il sedicente partito della libertà è esente dalla
corruzione, ma ovviamente questo passa sotto silenzio da
parte del fogliaccio sopra citato.
La sindaco Rosa Russo Jervolino va avanti; in un Paese
normale si sarebbe dimesso seduta stante, ma l'Italia non
lo è affatto: sono innumerevoli gli esempi di condotta
morale quanto meno discutibile da parte di amministratori
che poi, una volta pescati con le mani nel sacco, hanno
anche il coraggio di non dimettersi.
In quest'ultimo periodo il Pd ne dà un ampio campionario, e
qui ci viene in soccorso "la Repubblica" dello stesso
giorno.
A Trento, sotto inchiesta è il braccio destro del
presidente della Provincia Dallai, Silvano Grisenti,
coinvolto in una inchiesta sugli appalti pubblici.
A Genova è in carcere il portavoce della sindaco, Marta
Vincenzi, e due consiglieri coinvolti nell'inchiesta
sulle mense; per lo stesso motivo sono anche indagati due
assessori comunali.
A Firenze, sotto inchiesta due assessori, tra cui lo
sceriffo Graziano Cioni.
In Abruzzo, il presidente della Giunta Ottviano Del Turco è
stato arrestato a luglio per aver intascato tangenti per
milioni di Euro.
A Pescara, arrestato il sindaco D'Alfonso, per associazione
a delinquere con scambio di favori e denaro.
A Foggia il sindaco è sotto processo per uso improprio dei
beni del Comune da parte della sua segretaria: solo di
telefonino ha speso 6.800 Euro.
In Basilicata è stato chiesto l'arresto del deputato
Salvatore Margiotta per tangenti sugli appalti per le
estrazioni petrolifere.
In Calabria componenti della Giunta regionale avrebbero
dato fondi ai privati.
Per finire, sempre in Abruzzo, il Pd prende una scoppola
elettorale di proporzioni gigantesche - passando dal 33,6
per cento delle ultime politiche al 19,7 per cento delle
elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, tenutesi
domenica 14 e lunedì 15 scorsi - ma l'agente della Cia
Icare non ci pensa nemmeno a dimettersi a causa della sua
palese inadeguatezza.
E poi ci vengono a fare la morale; come diceva il grande
comico napoletano Totò: ma ci faccia il piacere!
Torino, 18 dicembre 2008
Stefano Ghio - Torino