INTOLLERABILE

 

Torino, sabato 21 marzo 2009 ore 20:45, Ristorante del

Cambio in piazza Carignano: un gruppo di sei compagni

dell'Assemblea antirazzista fanno irruzione nel

lussuosissimo locale e cosparge gli avventori di secchi di

sterco, volendo denunciare come - mentre questi ricconi,

pronti a spendere anche trecento Euro per una cena,

gozzovigliano allegramente - nel Cie di corso Brunelleschi

un gruppo di emigrati sta attuando, nell'indifferenza

quando non nell'ostilità dei benpensanti torinesi, lo

sciopero della fame per reclamare i propri diritti negati.

Il novello podestà, il sedicente democratico Sergio

Kiamparino, si schiera immediatamente al fianco dei

ricconi, con il pretesto di stigmatizzare <un gesto stupido

che danneggia chi subisce davvero la crisi> - che detta

così si evince che chi subisce davvero la crisi è il

padrone del ristorante (sic!).

Il giorno successivo sempre alcuni membri dell'Assemblea

antirazzista si presentano alla fiera enogastronomica

Eataly con l'intento di volantinare per sensibilizzare i

presenti sulla situazione che subiscono gli emigrati

all'interno del Cie: a questo scopo distribuiscono diversi

ciclostilati che portano come testo: "Mangiato bene? Io

mangio lamette", "Da quando ho perso il lavoro sono

clandestino. Mangia che ti passa" e ancora "Mangiato bene?

Io mi sono cucito le labbra".

Anche stavolta il losco figuro di cui sopra non si è

lasciato sfuggire l'occasione per poter fare la sua figura

di m..., sbraitando - in perfetto stile fascista - di

<rischio che alcuni gruppi vogliano riproporre momenti di

violenza squadrista>.

Ha ragione la Jena che sulla "Stampa" di lunedì 23 marzo

osserva come sia imperdonabile stoppare la cena di chi, per

mangiare, può arrivare a spendere due o trecento Euro,

mentre sono tollerabili le condizioni disumane nelle quali

sono costrette a vivere i proletari di tutto il mondo.

A questo proposito vogliamo segnalare un triste fatto,

accaduto nelle stesse ore alla stazione ferroviaria di

Genova Sampierdarena, che viene riportato dal "Corriere

Mercantile": a bordo di un treno proveniente da Ventimiglia

e diretto a Milano Centrale, viene soccorsa una coppia -

lui tedesco, lei italiana - colpiti da malore a causa della

denutrizione e del disidratamento.

Sulla "Stampa" nemmeno un cenno: forse, per lorsignori è

più deprecabile ricoprire di sterco un gruppo di ricconi,

piuttosto di lasciar morire di inedia una giovane coppia.

Aveva proprio ragione quella mano anonima che, durante

l'ultima campagna elettorale, ha scritto su un muro alla

stazione ferroviaria del Lingotto: "Kiamparone o Buttiglino

(Buttiglione era lo sfidante alla poltrona di sindaco,

n.d.r.) stessa m... per Torino".

E' il moderno fascismo che avanza in tutte le sue forme,

sia che i politicanti si definiscano democratici o

piuttosto difensori delle libertà.

Noi non ci stiamo, saremo sempre al fianco dei lavoratori

contro i ricchi borghesi, con la prospettiva di fare la

Rivoluzione proletaria che mandi lorsignori dove meritano.

 

Torino, 24 marzo 2009

 

 

Stefano Ghio - Torino